Puntuali, come tutti gli anni nel periodo del tardo autunno, tornano le occupazioni studentesche degli istituti.
Quest’anno, oltre alle borse di studio carenti, gli studenti si scagliano soprattutto contro la nuova alternanza scuola-lavoro introdotta dalla Legge 107/2015, che ha intensificato le esperienze di stage nelle aziende prevedendo 200 ore di formazione specifica, nel triennio finale, anche per gli allievi liceali.
I primi ad “entrare in azione”, bloccando le lezioni sono stati due licei nel centro di Roma: il Vittoria Colonna, a due passi da Campo de’ Fiori, e il Machiavelli a piazza Indipendenza, vicino alla stazione Termini.
Il 23 novembre, scrive l’agenzia Ansa, intorno alle 7.45, una sessantina di studenti del Colonna hanno occupato l’istituto di via Arco del Monte e distribuito volantini contro la riforma della ‘Buona scuola’.
In cento circa hanno occupato la sede di piazza Indipendenza del Machiavelli per protestare contro la “Buona scuola” ed esposto uno striscione con su scritto: “Tutti insieme famo paura”.
Qualche ora prima, nella serata di martedì 22 novembre, era stata occupata e poi sgomberata, dalle forze dell’ordine, un’altra sede dello stesso istituto, in via dei Sabelli. A due passi dall’Università più grande d’Europa: la Sapienza.
E ora? Non è difficile scommettere: a breve, a macchia d’olio le occupazioni si propagheranno in diversi istituti scolastici di tutta Italia. Con il referendum costituzionale che, stavolta, la farà probabilmente da padrone nella lista dei temi che verranno affrontati dai ragazzi nel corso delle loro attività alternative alla didattica.
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