La prof però, vedendosi imbrattata e pure umiliata da tanta panna in faccia si è pure lamentata con i colleghi di aver avuto problemi agli occhi dopo lo scherzo del suo studente. E così la scuola si è rivolta alla polizia che ha tradotto il ragazzo in commissariato e sottoposto a interrogazione con l’accusa di sospetta aggressione. Afferrata, bontà sua, l’enormità del gesto, ha chiesto scusa per il proprio comportamento e se la sarebbe cavata con una tirata d’orecchie se due giorni dopo il video con la comica finale, quelli delle torte in faccia, non fosse finito su Facebook. A quel punto la scuola non ha avuto altra scelta che di espellerlo. Jacob però, che deve essere un ragazzino volenteroso ma forse un po’ tonto, ha lanciato una petizione online per essere riammesso, raccogliendo 358 firme, e adducendo, per attirare consensi la scusa che era “tutto un gioco e non intendevo fare del male a nessuno. È tradizione fare scherzi ai professori l’ultimo giorno di scuola”. E infatti pare che in questa scuola gli scherzi a fine anno acquistino livelli incredibili di inventiva, tanto che un altro studente avrebbe lanciato al professore un palloncino pieno d’acqua senza essere punito in nessun modo. Reazione della scuola dunque spropositata, con l’aggravante che la prof lo teneva sul naso? Forse, ma il preside sembra deciso a proseguire per la strada dell’espulsione: “Come molte scuole ci piace festeggiare la fine dell’ultimo anno e molti studenti hanno messo in atto scherzi intelligenti, originali e non umilianti. Quel gesto è stato un’aggressione premeditata”.
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