Toscana, scuola a rischio tagli, l’assessore scrive al ministro Fioroni
Una lettera a firma dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini è stata inviata al ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, per fare presenti il disagio e la preoccupazione dei lavoratori della scuola e dei genitori per le gravi carenze finanziarie e i rischi, ad esse collegati, di riduzione del personale, docente e non docente, nelle scuole toscane. La lettera segnala al ministro le preoccupazioni esplicitate dai rappresentanti dei genitori di alcune scuole fiorentine che si sono incontrati con l’assessore Simoncini per fare il punto della situazione e che fanno seguito a un analogo allarme proveniente dai sindacati della scuola. Nei giorni scorsi i Comitati dei genitori delle scuole fiorentine avevano manifestato per attirare l’attenzione su questi temi.
“Secondo le stime delle organizzazioni sindacali – scrive l’assessore Simoncini al ministro – a fronte di un significativo aumento degli studenti iscritti per il prossimo anno scolastico, l’organico regionale dovrebbe vedere una riduzione di 244 docenti e di 111 ausiliari, tecnici e amministrativi. In particolare, si preannunciano difficoltà per le scuole dell’infanzia e il tempo prolungato, oltre ad un significativo aumento della media di alunni per classe. Ulteriori difficoltà potrebbero poi apririsi per gli interventi mirati che si rendono necessari nei confronti degli alunni stranieri”. Anche se i dati sulle preiscrizioni non sono definitivi, il trend di crescita, come già in passato, sembra dell’ordine di circa 6.000 alunni in più in un anno. Pur dicendosi consapevole che queste ipotesi derivano dalle previsioni della finanziaria, Simoncini auspica da parte del governo interventi “finalizzati ad aumentare le risorse per la scuola che sta vivendo, anche grazie alle iniziative degli ultimi mesi, una positiva fase di passaggio” e chiede di “valutare con attenzione le problematiche della scuola toscana in sede di assegnazione dell’organico di fatto degli insegnanti “. In altre parole si chiede che almeno si sanino le situazioni critiche con le assegnazioni fatte a settembre, alla vigilia dell’apertura delle scuole. Simoncini conclude con un appello al ministero affinchè “nelle more dell’attuazione del titolo V della Costituzione e del trasferimento delle competenze alle Regioni sulla gestione delle risorse umane” venga emanato un indirizzo agli uffici scolastici regionali perché condividano con le Regioni le principali scelte”. Nel corso dell’incontro con i rappresentanti dei genitori (presenti l’Istituto comprensivo del Galluzzo, il circolo didattico numero 4, le medie Pieraccini-Verdi, l’istituto comprensivo Pirandello, tutte di Firenze), l’assessore ha preso atto dei problemi più urgenti che affliggono la scuola che vede da anni assottigliarsi progressivamente le risorse assegnate dallo Stato per il funzionamento amministrativo e didattico e che, in alcune scuole, ammonta a poco più di 2 euro ad alunno. Una carenza che costringe a chiedere alle famiglie un contributo “volontario” il cui ammontare è, in molte realtà, superiore a quello del ministero. Rischiano così, secondo i casi, di saltare supplenze, tempo pieno e prolungato, il sostegno per i disabili, fino ad incidere negativamente anche anche sulla programmazione della didattica. L’assessore Simoncini si è anche impegnato a scrivere all’Ufficio scolastico regionale per chiedere quali sono i criteri utilizzati nella ripartizione delle risorse. “Se davvero si vuole fare della scuola una delle principali leve per lo sviluppo del paese – ha concluso – bisogna chiudere il processo iniziato con la riforma del titolo V della Costituzione, affidando alle Regioni, oltre alle competenze in fatto di programmazione, anche le risorse umane e finanziarie per attuarle”.