Mentre a Roma si discute, Sagunto brucia. E ai prof interessa sapere chi sarà il nuovo ministro dell’istruzione, mentre pare certo che ci saranno ancora due vicepremier nel nuovo governo a giuda Pd-M5S:Di Maio e Franceschini.
Orlando potrebbe essere nominato sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi. Alla Difesa c’è sempre l’ipotesi Di Maio o la conferma della Trenta.
Incertezze
Ancora incertezza, secondo Il Messaggero, per il ministero della Cultura: Alberto Bonisoli, area M5S, spera in una riconferma, ma non è così scontato e per questo si parla della renziana Anna Ascani o del ritorno di Dario Franceschini.
Stesso discorso per la Salute: Giulia Grillo o il bersaniano Vasco Errani o Lorenzo Guerini.
Alla scuola
Ma girerebbero anche i nomi di Luigi Marattin e di Teresa Bellanova (al Lavoro).
Alla Scuola si parla di Gianni Cuperlo (in alternativa il 5Stelle Salvatore Guliano), ma anche di Anna Ascani, Pd; alla Difesa Ettore Rosato. Tra le donne Pd, si parla di Lia Quartapelle.
Al Viminale
Per il Viminale c’è ipotesi di un tecnico esperto di sicurezza ma anche del capo della polizia Gabrielli. Per il Mef varie opzioni: Salvatore Rossi, già direttore generale di Bankitalia, Daniele Franco, ex ragioniere dello Stato, l’economista Lucrezia Reichlin e l’europarlamentare Pd, Roberto Gualtieri. C’è però chi invita a non dare per scontato l’addio di Tria.
Per la Farnesina l’ipotesi di Paolo Gentiloni resta, ma si va a incrociare con la delicata scelta del commissario europeo. Gentiloni è uno dei nomi, insieme a Gualtieri, a Delrio (per il quale si parla anche di Ministero del Lavoro) ma anche al ministro degli Esteri del governo uscente, Moavero Milanesi.