Non solo il mondo del calcio e dello sport, ma un intero Paese oggi è in lutto. A soli 59 anni si è spento a Palermo Salvatore Schillaci, per tutti Totò. Negli ultimi giorni le sue condizioni si erano purtroppo aggravate. Lui stesso, in alcune interviste, aveva dichiarato di essere stato colpito negli ultimi mesi da un tumore.
Schillaci non è stato solo un calciatore, ma un simbolo di un’intera nazione. È stato infatti l’eroe (inaspettato) dei mondiali di Italia 90 con i suoi gol che hanno fatto sognare tutto il Paese nelle cosiddette “Notti magiche” cantate da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato. Schillaci arrivò a quel mondiale da comprimario, nella squadra che puntava a vincere il mondiale casalingo, c’erano attaccanti più quotati e famosi di lui, ma Totò dimostrò subito che sarebbe stato il protagonista di quella Nazionale, segnando in ogni partita, fino a quella drammatica semifinale con l’Argentina a Napoli, che segnò purtroppo la fine del sogno.
Un giocatore che ha rappresentato anche la speranza per migliaia di giovani del Sud. Schillaci non ha mai nascosto le umili origini e una scuola lasciata troppo presto, proprio per rincorrere il sogno di giocare a calcio e arrivare ai massimi livelli. Con tanta passione, impegno e sfidando anche l’ignoranza di chi lo denigrava per la provenienza, Totò è riuscito ad arrivare in alto e far sognare gli italiani.
In queste ore sono tanti i messaggi di cordoglio da parte delle maggiori personalità del Paese.
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