Secondo un sondaggio di Skuol.net, che ha coinvolto circa 3mila studenti, in pole position ci sarebbero la guerra in Ucraina e le stragi di mafia per l’argomento attualità, mentre per la traccia dedicata alla letteratura, la contesa sarebbe tra Verga, Pirandello, Pascoli e Ungaretti.
Nella categoria “prosa dell’800” infatti il favorito assoluto è Giovanni Verga, indicato da 1 su 2, seguito da Gabriele D’Annunzio, che raccoglie comunque il 30% delle preferenze. Se Manzoni è indicato da appena l’otto per cento, gli studenti ricordano che Luigi Pirandello non esce da quasi vent’anni, come Italo Svevo. Terzo posto per Primo Levi (12%), che però è in calo rispetto a qualche tempo fa.
Tuttavia, sempre secondo il sondaggio di Skuola.net, aumentano significativamente pure le quotazioni per una traccia sul “centenario” della nascita di un protagonista della cultura del secondo dopoguerra: Pier Paolo Pasolini, “sponsorizzato” da circa 1 maturando su 3. I cento cinquanta anni dalla morte di Mazzini, invece, convincono solo l’8% del campione.
Nella sezione “poesia” la tenzone è tra Giovanni Pascoli e Giuseppe Ungaretti, entrambi selezionati da oltre uno studente su 5, e subito dopo comparirebbe Eugenio Montale che, dopo una crescita costante, oggi si attesta al 18%. In tantissimi (3 su 4) non chiudono la porta a un nome alternativo come quello di Magris o Giorgio Caproni: per il 42% è molto probabile che accada, per il 33% è praticamente sicuro.
Tuttavia, con un larghissimo margine di possibilità, che potrebbe sfiorare la certezza, il Ministero non potrà non fare a meno di assegnare un tema su Giovanni Verga del quale non solo ricorre il centenario della morte ma la cui poetica rappresenta pure il legame storico-culturale-ideale tra la Milano della cultura, dell’industria e della editoria e la sua Catania agraria e senza quelle opportunità letterarie che dovette cogliere i Lombardia.
Un centenario infatti festeggiato sia in Lombardia che in Sicilia, tra Milano e Catania e dunque un raffronto non peregrino fra nord e sud d’Italia, uno spaccato sulla lingua e la sua evoluzione, una reimmersione sulle grandi tematiche, sia della migrazione, sia del lavoro e sia delle disparità dentro la poetica dei vinti, compresa la fuga dei cervelli e una visione particolare della guerra dentro cui ritroviamo la battaglia di Lissa dei Malavoglia.
Ma anche uno sguardo all’Europa e alla Francia e al suo verismo, compresa una intromissione nel melodramma di Mascagni coi temi della gelosia e dunque del femminicidio, mentre si dipana il dramma di Rosso Malpelo e dello sfruttamento del lavoro minorile. Tutti temi di assoluta attualità su cui il Ministero non potrà non tenere conto, anche per dimostrare che gli esami non sono una forma di punizione, un luogo della sorpresa per mettere in difficoltà i candidati, ma un momento di riflessione culturale su un grande autore che ha saputo intravvedere le problematiche di oggi, comprendendole prima di chiunque altro.
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