Arrivano in libreria due libri della dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “G. Verga” di Siracusa, Annalisa Stancanelli. Il primo è un romanzo: “Mistero siciliano. Per la tomba di Archimede si può uccidere”, Mursia; il secondo un saggio formidabile: “Forse non tutti sanno che Caravaggio. La vita di un genio tra arte, avventura e mistero”, Newton Compton.
Con il thriller su Archimede, Mursia inaugura la collana “Giungla Gialla” in linea, possiamo dire, con la tendenza che si registra da qualche decennio intorno a questo genere, e che si inerpica su una vicenda accaduta ai giorni nostri, ma che poi riporta, attraverso flashback, alla Siracusa amata da Archimede.
Un ritrovamento occasionale, forse la tomba del grande genio, innesca una serie di vicende dove appunto la penna di Stancanelli scorre fluida per intrecciare fatti, personaggi, scoperte che tengono il lettore sempre sul filo dell’attesa, della suspense e dunque della risoluzione dei vari misteri. Molte le informazioni storiche, i richiami archeologici, le descrizioni di questa città che ha fatto buona parte della storia di Sicilia, elemento questo che dà ancora più vigore e valore al romanzo.
Una lettura dunque che potrebbe essere anche di valido aiuto, considerati i dettagli paesaggistici e storici, per un eventuale viaggio nella città di Aretusa, alla scoperta delle sue bellezze barocche e delle sue vestigia greco romane.
Diverso è invece il saggio su Caravaggio che viene seguito, e inseguito, durante tutto l’arco della sua vita, dalla nascita alla morte, dai suoi primi vagiti artistici, alla fama, alle grandi committenze, alle fughe fino alla misteriosa scomparsa nel luglio del 1610.
Ciò che tuttavia piace di questa pubblicazione, e il titolo stesso lo rivela, riguarda le notizie poco note al grande pubblico sul Merisi, insieme allo svelamento documentato di tanti luoghi comuni che finora hanno perseguitato la sua figura di artista e di uomo.
Ma non solo, ogni evento biografico, per una sorta di piacere alla completezza di informazione, viene ricollegato ad altri, e non solo all’ambiente storico e alla condizione storica, ma anche al singolo personaggio incontrato e del quale si danno tutte le indicazioni per venirne a capo e inquadrarlo nella narrazione complessiva.
Ma accattivante pure il linguaggio usato dalla Stancanelli: chiaro, puntuale, fluido tanto che appare consigliabile pure per le scuole, proprio perché mancano quelle lungaggini, spesso inutili e dannose per il lettore medio, che rendono ampollosi e pesanti altre biografie e altre pubblicazioni di saggistica.
Una narrazione che accompagna il lettore passo passo, non solo nell’anima artistica, contradditoria, appassionata di Caravaggio, ma anche tra le città da lui percorse, le carceri, le fughe, le soste, i protettore e i tanti nemici.
Saggio intrigante e intricato, come lo è la stessa vita del pittore, e di cui Stancanelli riesce brillantemente a darci risultanze di grande rilievo.
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