Ormai mancano pochi giorni e si riapriranno le porte delle scuole, per un nuovo lungo e faticoso anno scolastico. Le vacanze per milioni di studenti stanno per terminare, le scuole sono già al lavoro per la gestione amministrativa ed organizzativa del nuovo anno. Che novità ci poterà dal punto di vista di innovazione il nuovo anno?
I fondi del PNRR per la creazione dei siti web
Come primo aspetto che porterà un’ondata di novità va ricordato che i primi giorni del mese di giugno sono stati erogati alle Istituzioni Scolastiche che ne avevano fatto richiesta i fondi stanziati dal Governo per il rifacimento dei siti web istituzionali.
Hanno fatto richiesta di questo finanziamento circa 6.800 Istituzioni Scolastiche con l’obiettivo di aderire ad un modello standard di un sito web istituzionale. (fonte Agenda Digitale)
Il sito web della scuola è la porta di accesso ai servizi offerti dall’Istituto scolastico, per questo motivo il tentativo è quello riuscire a migliorare il servizio offerto non solo agli studenti, ma anche al personale docente, personale ATA e genitori, creando un punto unico di accesso alla scuola semplice e accessibile per tutti.
Non ci sono solo aspetti positivi, per la contestualizzazione dei siti web viene richiesto un lavoro anche ai docenti, integrativo alle loro mansioni e non remunerato.
Il calco demografico degli studenti e il conseguente ridimensionamento delle Istituzioni scolastiche non agevola l’utilizzo dell’intero fondo messo a disposizione.
Si rischia di perdere questa ottima opportunità di utilizzare i fondi del PNRR per i siti web o di utilizzarli inutilmente per Istituti che rischiano la chiusura per mancanza di inscritti.
Nuove metodologie didattiche
Oltre gli aspetti meramente tecnologici legati al percorso della digitalizzazione della scuola, uno degli aspetti su cui si dovrebbe riportare l’attenzione è l’utilizzo di metodologie didattiche alternative ed integrative di quella tradizionale.
Un esempio è la “situazione stimolo” un nuovo metodo che risponde ai bisogni delle nuove generazioni e delle loro famiglie con un approccio pedagogico innovativo.
Si fonda (si legge sul comunicato stampa) sulla sospensione della spiegazione come fulcro dell’attività didattica. A partire dalla consapevolezza che gli alunni imparano prevalentemente dalla collaborazione e dalla condivisione fra loro stessi, l’obiettivo dei docenti diventa quello di creare situazioni che generino negli studenti curiosità e domande.
Il metodo verrà spiegato in dettaglio nel convegno Nazionale del CPP (Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti), che si terrà online il 31 agosto dalle 9.30 alle 13.30. L’incontro, diretto dal pedagogista Daniele Novara, con la partecipazione del professor Roberto Farnè e dello staff dei formatori del CPP, è realizzato in collaborazione con Crescendo by Sodexo, l’insieme dei servizi educativi di Sodexo dedicati alla prima infanzia.
Lo strumento didattico innovativo è adattabile alle varie fasce di età degli alunni, potrebbe sostituire o integrare la classica lezione frontale tramite la creazione di una comunità di apprendimento.
Il Convegno CPP è destinato a genitori, educatori, ma anche ad allenatori e operatori educativi in quanto verranno proposte esperienze pratiche e fattibili per entrare nella concretezza della sua applicazione. Durante l’incontro online, verrà presentata, inoltre, una video testimonianza di un esempio virtuoso del metodo di insegnamento “situazione-stimolo”, girata presso gli asili nido del Comune di Buccinasco, dove Crescendo by Sodexo ha in gestione i servizi educativi. In dettaglio le educatrici sono riuscite a creare delle situazioni-stimolo personalizzate, ad esempio allestendo, nel giardino del nido, un “setting” con pozze di fango e pneumatici o lasciando i bimbi liberi di interagire con la natura, con il supporto del personale. In questo modo, i piccoli hanno potuto sperimentare la propria motricità attraverso l’osservazione e l’esplorazione della situazione-stimolo. Inoltre, il nuovo metodo didattico ha favorito la creazione di una “comunità silente”, in cui i bimbi hanno cooperato tra di loro, aiutandosi l’un l’altro nella scoperta dell’ambiente circostante.
“L’anno che verrà” cantava Lucio Dalla, vedremo quali novità sarà in grado di portarci questo nuovo anno scolastico “che verrà”, sia relativamente al percorso di innovazione digitale, negli strumenti e nel metodo di insegnamento.