Buongiorno,
io insegnante di scuola elementare mi rivolgo direttamente a voi colleghi di scuola materna, media e superiore per sostenere il lavoro che portate avanti in questi tempi.
Lo sostengo e vi dico che nella nostra scuola oggi più che mai non devono esserci divisioni, ma solo coalizioni.
Niente contrasti tra l’insegnante di italiano e quello musica, niente divisioni neppure tra i vari plessi scolastici e men che meno tra i vari gradi di scuola.
Perché cari miei, oggi siamo (siete) tutti sulla stessa nave e insieme dovete navigare, compatti.
La fatica è improba per tutti e la stessa fatica che fa il prof. di italiano e di matematica la sente anche il prof. di arte e di musica.
Il professore di italiano da sempre chiede agli studenti un’esposizione dettagliata e corretta e un linguaggio esauriente e completo. Ma che fatica insegnarlo agli alunni!
Questo perché? Perché i messaggi scritti sul cellulare dai nostri figli e nipoti sono tutti improntati sulla sinteticità dell’informazione, sulle abbreviazione e sull’assenza di punteggiatura, quindi in contrasto con ciò che chiede il prof. di italiano.
Lo stesso vale per il prof. di matematica: i calcoli difficili con le tabelline si baypassano con il cellulare.
Lo stesso per la prof. di geografia: basta ricerche sui libri in biblioteca, ma un copia e incolla di informazioni dai vari siti.
Continuo con la prof. di arte: le insegnanti delle scuole materne oggi si trovano di fronte a bambini che a casa sono sempre meno abituati a disegnare, a cancellare, a colorare, più abili nel vedere video suo tablet.
I docenti li ritroveranno alla scuola media e superiore con sempre maggiori difficoltà nell’esprimersi con il disegno.
Che dire dell’insegnante di musica?
Con alunni abituati a sentire canzoni monocorde cantate da artisti monocorde, come può trasmettere ai suoi alunni la bellezza della “Primavera di Vivaldi,” far sentire le sfumature musicali presenti in ogni stagione?
Occorre davvero tanta fatica e per questo vi chiedo di coalizzarvi invece di disunirvi trovando insieme nuove strategie per cercare di stabilire un contatto migliore e maggiore con i vostri alunni.
Senza paternalisti dico che avete in mano strumenti magici per attirarli, attivarli e ravvivare lo stupore che non hanno più.
Mirella Rigamonti
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