Dopo un’estate passata a parlare di scuola, si torna sui banchi: come da calendario, i primi a farlo saranno gli studenti di Bolzano lunedì 7 settembre. Poi toccherà agli allievi del Molise, il 9.
Nelle altre regioni la scuola prenderà invece il via a tra il 14 e il 15. Gli ultimi a tornare in classe saranno alunni e docenti di Puglia e Veneto, il 16 settembre.
Nel giro di una settimana saranno anche messi a punto gli organici, spiega l’agenzia Ansa nel fare il punto della situazione sugli appuntamenti di questi primi giorni di scuola è l’agenzia Ansa. L’assegnazione delle supplenze sarà effettuata entro l’8 settembre, praticamente prima dell’apertura della maggior parte delle scuole.
Entro la mezzanotte dell’11 settembre sono attese le risposte sulla nomina e la destinazione, da parte di coloro che hanno ricevuto una delle proposte di assunzione del Miur (fase B), tramite e-mail. Ma tra questi 9mila, chi avrà una supplenza annuale in un posto più vicino alla sua residenza potrà rimanere senza trasferirsi.
L’anno della ‘Buona Scuola’ comincia tra le polemiche e le proteste. Innanzitutto c’è chi vorrebbe abrogare del tutto la legge e per questo è partita una raccolta di firme. Ma il sottosegretario all’Istruzione, Gabriele Toccafondi, avverte: “Con la firma del referendum abrogativo sulla ‘Buona Scuola’ tutto resterebbe così come è, ai promotori sembra andare bene la situazione attuale senza assunzioni, valutazione, merito e qualità”.
Ma non tutti la pensano così: nel primo week end settembrino si sono svolte, a Bologna, anche le assemblee dei comitati territoriali della Lip, la legge di iniziativa popolare in opposizione alla legge 107 “che restituisca alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna”.
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Continua a difendere l’impianto della riforma Francesca Puglisi, responsabile Scuola PD, che fa presente: “Dopo il piano straordinario di assunzioni di oltre 102.000 insegnanti, entro l’anno verrà bandito il Concorso nazionale, riservato agli insegnanti abilitati, che completerà il percorso di stabilizzazione del precariato nelle scuole del Paese”.
Infine sul personale Ata della Scuola, l’associazione di settore, l’Anief, chiede il governo di intervenire chiedendo che le 6.243 stabilizzazioni previste a seguito dei pensionamenti siano “scongelate”.
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