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Tracce maturità 2023, Valditara risponde all’ex ministro Bianchi: “Nessun intento politico o denigratorio”

La risposta del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara al suo predecessore Patrizio Bianchi non si è fatta attendere: con un comunicato l’attuale capo del dicastero di Viale Trastevere ha risposto alle affermazioni di Bianchi, che si è infuriato di fronte alla scelta di inserire, come traccia alla maturità 2023, la lettera scritta da alcuni docenti ed esponenti della cultura rivolta proprio lui durante il periodo della pandemia, nel 2021.

Valditara: “La lettera rappresenta uno spunto di cronaca”

“In merito alla traccia relativa alla lettera scritta a suo tempo da illustri accademici all’allora Ministro Patrizio Bianchi, è cosa nota che il Ministro Bianchi ha avuto il merito di aver reintrodotto gli scritti all’Esame di Stato. La lettera rappresenta uno spunto di cronaca per stimolare nei ragazzi una riflessione su che cosa rappresenti la Maturità e sulla sua impostazione, in particolare dopo l’esperienza del Covid. Nessun intento politico né tantomeno denigratorio”, queste le parole del ministro leghista. Secondo Rtl1025 Valditara avrebbe chiamato in prima persona a Bianchi per chiarire questo punto.

Le parole dell’ex ministro Bianchi

“Considero inaudito e offensivo nei miei confronti e anche nei confronti dei ragazzi la traccia sulla lettera a me indirizzata. È totalmente fuori luogo. Trovo inaudito che si faccia commentare ai ragazzi un testo che non si sa chi ha scritto, genericamente inviato nel dicembre del 2021 con una frase che dice ‘abbiamo letto sui giornali che lei sarebbe intenzionato a…’. Ma ci vogliamo attenere ai fatti? Gli esami di maturità senza la prova scritta sono quelli al tempo del Covid ed abbiamo comunque garantito a tutti un esame. L’anno successivo siamo stati noi a ripristinare gli esami scritti e tra l’altro con un testo su Pascoli, uno su verga e soprattutto un testo bellissimo della senatrice Segre e un testo di Giorgio Parisi, premio Nobel, e ancora uno di Ferraioli sul pianeta Terra: tutti riferimenti grandi e solidi”, queste le parole dell’ex ministro del Governo Draghi all’Adnkronos.

“Insomma – ha concluso Bianchi – non si dà nelle prove un testo basato su ‘abbiamo sentito dire che lei sarebbe orientato’, si danno tracce sui fatti. Non c’è stata la prova scritta nell’anno del Covid e siamo stati noi, ribadisco, a ripristinarla”.

Bianchi e Valditara si sono chiariti

“Ringrazio il ministro Valditara per la cordiale telefonata con cui mi ha espresso la sua stima ed il suo riconoscimento del lavoro svolto per riportare tutti i ragazzi e ragazze a scuola dopo la drammatica interruzione del Covid, permettendo loro di sostenere nel 2022 l’esame di maturità nella pienezza delle prove scritte ed orali”, queste le parole dell’ex ministro Patrizio Bianchi dopo la chiamata di Valditara riportate da Fanpage.it.

“Abbiamo condiviso la necessità che si torni in questi giorni a cogliere la rilevanza della scuola come comunità, proseguendo sulla via delle riforme già avviate. Ringrazio i tanti che in queste ore mi hanno espresso la loro amicizia”, ha concluso Bianchi.

La sottosegretaria Frassinetti: “Prova di maturità tornata a essere impegnativa”

“Le tracce della prova di italiano sono state centrate soprattutto sulla capacità di elaborazione degli studenti. La traccia relativa alla Fallaci è da interpretarsi come un richiamo all’impegno per non diventare materiale umano nelle mani dei potenti di turno, contro i vizi dell’acquiescenza, dell’indifferenza e dell’adulazione nei confronti del potere. La lettera all’ex ministro Bianchi è stata uno stimolo alla riflessione critica all’esame. Interessante anche la traccia sull’idea di Nazione e sul concetto di attesa, sempre più desueto grazie alle nuove tecnologie. Moravia e Quasimodo hanno offerto spunti interessanti sulla vita borghese e sul progresso scientifico e Piero Angela sull’opportunità di analizzare le conseguenze della ‘distruzione creativa’. In ogni caso una prova di maturità che è tornata, dopo la pandemia, ad essere impegnativa e momento fondamentale per valutare la preparazione degli studenti”, questo quanto dichiara l’On. Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione ed al Merito. 

Redazione

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