Per tracciamento dei contatti o contact tracing si intende l’attività di ricerca e gestione dei contatti di un caso confermato COVID-19. Si tratta di un’azione di sanità pubblica essenziale per combattere l’epidemia in corso.
Identificare e gestire i contatti dei casi confermati di COVID-19 permette infatti di individuare e isolare rapidamente gli eventuali casi secondari e interrompere così la catena di trasmissione.
L’individuazione delle persone entrate in contatto con un caso accertato positivo non è sempre facile, soprattutto per quanto se il tutto è avvenuto su un mezzo di trasporto.
In proposito, il Ministero della Salute ha pubblicao alcune faq che spiegano la procedura.
Il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso confermato COVID-19 nell’ambito di treni, aerei o altro mezzo di trasporto, è definito come “una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso COVID-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto”.
Gli operatori sanitari, inoltre, sulla base di valutazioni individuali del rischio, possono ritenere che alcune persone, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto, abbiano avuto un’esposizione ad alto rischio.
La comunicazione al passeggero può avvenire, a seconda dei dati e delle risorse disponibili, tramite chiamata telefonica o invio di messaggio di posta elettronica, in cui vengono fornite informazioni sui comportamenti e le misure preventive da adottare per il periodo di quarantena, fino alla presa in carico da parte del Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria locale (ASL) competente per territorio.
Per il proseguimento delle attività di sanità pubblica verranno richiesti alcuni dati, come l’indirizzo attuale ed il recapito telefonico.
NON vengono MAI richiesti dati come password, iban, coordinate bancarie o numeri di carte di credito.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Ministero della Salute al numero gratuito di pubblica utilità 1500 (attivo 24 ore su 24, tutti i giorni).
No. Nel caso in cui si venga identificati come “contatto stretto” di caso confermato COVID-19, nessun test con esito negativo permette di essere esonerati dal sottoporsi ad un periodo di quarantena nei 14 giorni successivi alla data di esposizione.
Il periodo di incubazione di SARS-CoV-2 si stima attualmente che vari fra 2 e 11 giorni, fino ad un massimo di 14 giorni. Un individuo risultato negativo al tampone diagnostico effettuato prima della fine dei 14 giorni di quarantena, potrebbe quindi positivizzarsi nei giorni successivi.
Le Regioni e le Provincie Autonome, attraverso le strutture sanitarie locali, sono responsabili della sorveglianza sanitaria dei contatti presenti nell’ambito del territorio di competenza. Tali attività sono affidate al Dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria locale (ASL).
In attesa di essere contattati dal Dipartimento di Prevenzione della ASL territorialmente competente è possibile rivolgersi al proprio medico di medicina generale (MMG) o pediatra di libera scelta (PLS) o alla continuità assistenziale (ex-guardia medica), che potrà fornire indicazioni specifiche su come procedere per contattare l’ASL di riferimento, oppure ai numeri verdi regionali attivati per rispondere alle richieste di informazioni riguardo le misure adottate per il contenimento e la gestione dell’emergenza COVID-19 in Italia, consultabili sul sito del Ministero della salute o sui siti web delle singole Regioni.
Per ulteriori informazioni contattare il Ministero della Salute al numero gratuito di pubblica utilità 1500, attivo tutti i giorni 24 ore su 24.
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