Quello delle tradizioni locali è un tema ormai unanimemente riconosciuto di grande importanza formativa, e di fatto parecchio trattato nelle attività didattiche soprattutto delle scuole elementari e medie. Lo dimostra il fatto che parecchie scuole hanno esposto sul web, entro il proprio sito scolastico, esperienze di apprendimento relative alle tradizioni del proprio territorio, mantenendone le relative pagine anche per diversi anni, quasi a segnalare la rilevanza di tali esperienze. In parecchi casi si tratta di informazioni non limitate al progetto e alla descrizione dell’attività, ma arricchite pure di materiali, per lo più testi e immagini, che sono stati oggetto o frutto della ricerca.
Procedendo quasi a caso, e comunque a titolo di esempio, cominciamo col segnalare la multiforme esperienza del 1° Circolo Didattico di San Benedetto del Tronto in provincia di Ascoli Piceno. Questa scuola ha infatti realizzato e documentato, all’indirizzo http://www.scuolamoretti.it/Presentpercorstoricred.htm, un esauriente e suggestivo percorso storico-didattico sulla “Civiltà marinara a San Benedetto del Tronto nei primi del ‘900”.
Unendo ricerche di ottimo livello e anche una buona dose di creatività, gli alunni, guidati dagli insegnanti, hanno in primo luogo realizzato dei pannelli con documenti d’epoca e parecchie immagini, con cui hanno allestito una mostra. Successivamente tali materiali sono stati esposti sul web, ordinatamente raggruppati per tematiche. Spiccano, tra gli altri, testi e immagini relativi al mondo dell’infanzia, alle cantilene e alle filastrocche, ai giochi e ai giocattoli, ma anche al mondo degli adulti, al lavoro e alle prime attività turistiche. Richiamiamo l’attenzione sulla importanza storica e antropologica di testimonianze di questo tipo, che non possono essere certamente ridotte a semplici curiosità.
Un’altra interessante testimonianza in tema di tradizioni popolari è offerta dalla scuola elementare “B. Ciari” di Cocomaro di Cona (FE). La scuola, all’indirizzo http://kidslink.bo.cnr.it/cocomaro/contewhy.htm, ci sottopone una originalissima ricerca sulle “conte”, ossia sulle filastrocche che venivano scandite dai bambini posti in cerchio allo scopo di individuare, a conclusione della “conta”, chi doveva svolgere un determinato ruolo nel gioco.
L’istituto comprensivo “A. Fantoni” di Rovetta (BG) espone invece sul web (all’indirizzo http://www.scuolerovetta.it/prodotti/le_paure.htm) una interessante ricerca su “Le paure”, ossia sulle leggende misteriose e paurose locali. “La donna gatta”, per esempio, racconta di una donna in grado di trasformarsi in un terribile gatto e di terrorizzare i pastori e le loro greggi.
Una variazione più spiccatamente creativa sul tema delle tradizioni locali ci è offerta dal 1° Circolo “Edmondo De Amicis” di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, all’indirizzo http://www.deamicis.ba.it/4b%20e%20%204a/lestorie.htm In questo caso, infatti, i piccoli alunni hanno svolto delle escursioni sui due antichi siti di Salentino e di Monte Sannace, grazie e a cui poi hanno interpretato attraverso testi e immagini i luoghi con cui sono venuti a contatto e i più significativi eventi.
Segnaliamo infine, all’indirizzo http://web.tiscalinet.it/cetara/leggende%20cetaresi/prima%20pagina.htm, un altro interessante repertorio di “miti e leggende” locali, proposto dalla Scuola media di Cetara, in provincia di Salerno. La stessa scuola offre pure, all’indirizzo http://ospitiweb.indire.it/~samm0001/vocabolario/vocabolario.htm, un vocabolario cetarese-italiano, frutto di una ricerca condotta dagli stessi alunni.
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