Tragedia all’Università di Catania. Un dipendente amministrativo della facoltà di Ingegneria si sarebbe recato al lavoro dimenticando il figlio nel seggiolino posteriore: il bimbo è morto di caldo nel parcheggio della Cittadella universitaria.
Il padre avrebbe dovuto lasciarlo all’asilo, ma a quanto pare il piccolo dormiva e l’uomo si sarebbe totalmente tolto dalla testa di dover lasciare il bambino al nido.
L’allarme è scattato intorno alle 14 quando la nonna non ha trovato il bimbo nella scuola materna.
Il padre del bimbo si è precipitato trovando il piccolo esanime, lo ha portato al Policlinico dove i medici ne hanno constatato la morte. Sulla tragedia sono in corso indagini della Polizia.
A Catania stamattina c’erano quasi 34 gradi e l’automobile, purtroppo, si è trasformata in una trappola mortale per il piccolo. Il padre del bimbo è indagato dalla Procura di Catania, come atto dovuto, per omicidio colposo.
“È un uomo disperato, distrutto, che piange continuamente e non riesce a spiegare l’accaduto“, questo il racconto di un investigatore.
L’amnesia dissociativa
Una tragedia che ricalca quella avvenuta sempre a Catania nel luglio del 1998, quando un ingegnere di 37 anni lascio il figlio più piccolo in automobile per andare a lavoro. Quando si accorse di averlo dimenticato in auto è troppo tardi: il bimbo era già morto.
Chi vive un’esperienza così atroce parla di un vero e proprio black-out, da cui ci si riprende solo al momento dell’agghiacciante scoperta.
Si parla, pertanto, di un’amnesia dissociativa: una sorta di vuoto di memoria transitorio che porta a una sconnessione delle funzioni della coscienza dalla memoria; un’amnesia temporanea che porta a dimenticare totalmente un pezzo di tempo per un dato lasso temporale. Generalmente può essere scatenato da momenti di intenso stress, traumi o situazioni di particolare tensione e stanchezza fisica e mentale.
L’amnesia dissociativa, avvisano gli esperti, può infatti capitare a chiunque ed è bene conoscerne caratteristiche, sintomi e possibili strategie preventive per evitare di arrivare a livelli ingestibili di stress.