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Tragedia di Rivoli, in sette accusati di omicidio colposo

Sembrano entrate nella fase della resa dei conti le indagini per individuare i responsabili del crollo, quasi un anno e mezzo fa,di un controsoffitto di un aula del liceo Darwin di Rivoli che causò la morte del 17enne Vito Scafidi e la compromissione degli arti inferiori di Andrea Macrì, compagno di classe, da allora costretto sulla sedia a rotelle: il 3 marzo quattro funzionari della provincia di Torino e tre dirigenti scolastici, responsabili nel liceo del servizio di prevenzione e protezione, sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo in relazione alla dinamica dei fatti. A stabilirlo è stato il giudice per l’udienza preliminare Elisabetta Chinaglia.
Il pieno coinvolgimento della Provincia non è una sorpresa: le province hanno infatti la diretta responsabilità della manutenzione degli edifici scolastici degli istituti superiori. Una circostanza confermata dal fatto che la stessa provincia di Torino si era presto costituita spontaneamente come responsabile civile del gravissimo incidente. Il Comune di Rivoli, invece, si è costituito parte civile.
Il processo è comunque molto complesso: il controsoffitto, venuto giù senza preavviso, nemmeno scricchiolii, ha infatti coinvolto, seppure con conseguenze minori, mezza classe: così una quindicina gli studenti hanno deciso di costituirsi parte civile, affidandosi al legale Aldo Mirate che già assiste il “Comitato studenti e genitori” nato per tutelare la sicurezza del liceo Darwin e presieduto da Franco Audino, padre di uno dei ragazzi. La prossima udienza è stata fissata, davanti alla quinta sezione penale del tribunale di Torino, qualche settimana dopo la Pasqua: il 22 aprile.
Alessandro Giuliani

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