La Rete degli Studenti Medi del Lazio ha denunciato, attraverso un comunicato stampa, un fatto avvenuto oggi, 31 marzo, al liceo Cavour di Roma. Nella giornata odierna si celebra il Trans Day of Visibility, ricorrenza internazionale sulla lotta alle discriminazioni contro le persone transgender.
Nella scuola sopracitata oggi alcuni alunni hanno esposto alcuni cartelli decorati con i colori della bandiera transgender, celeste e rosa, per sensibilizzare a favore dell’istituzione della carriera alias nelle scuole, che permette alle persone in transizione di genere, o che non si riconoscono nel proprio corpo, di avere l’opportunità di scegliere il proprio nome di “elezione di genere”.
Una docente di religione ha però deciso di togliere di mano a uno studente un cartello e strapparlo in più pezzi. La dirigente scolastica, venuta a conoscenza del fatto, è intervenuta riprendendo lo studente in questione, in quanto l’azione non sarebbe stata autorizzata.
Gli Studenti Medi credono che la dirigente avrebbe invece dovuto difendere i ragazzi e soprattutto la loro libertà di espressione.
“Questa è l’ennesima dimostrazione che nelle scuole su discriminazioni e violenza transfobica ci sia ancora molto da fare”, dicono gli studenti, che ricordano che il liceo Cavour è già balzato agli onori della cronaca qualche mese fa in quanto un suo docente ha contestato il compito di un ragazzo poiché firmato con un nome non corrispondente quello presente sulla sua carta di identità, nonostante stesse usufruendo della carriera alias, adottata dall’istituto.
“Siamo stanchi di vivere ogni giorno nelle nostre scuole un ambiente escludente e discriminatorio. – spiega Valeria Cigliana della Rete degli Studenti di Roma Centro – Vogliamo che vengano presi seri provvedimenti e che ogni soggettività venga rispettata. Per questo abbiamo bisogno di sensibilizzazione, corsi per docenti e soprattutto, l’approvazione della Carriera Alias in ogni scuola. Per questo Sabato 1 Aprile saremo in piazza dell’Esquilino alle 14.00 per la manifestazione del TDOV”.
La carriera alias offre a chiunque ne faccia richiesta l’opportunità di scegliere il proprio nome di “elezione di genere” e non quello con cui si è iscritti all’anagrafe all’interno dei documenti scolastici ufficiali: ad esempio nei quadri, nel libretto per le assenze e nel registro elettronico. In questo modo si evitano discriminazioni ai danni degli studenti interessati già alle prese con un percorso delicato ed episodi di misgendering che possono avere gravi conseguenze a livello psicologico.
“È grave ciò che è accaduto questa mattina al Liceo Cavour, con un insegnante che ha impedito alle ragazze e ai ragazzi della Rete degli Studenti di discutere di discriminazioni e violenza transfobica in occasione del Trans Day of Visibility. Proprio il contrario di ciò che dovrebbe essere una scuola pubblica: un luogo aperto e capace non solo di difendere la libertà di espressione e combattere le discriminazioni, ma anche di valorizzare le differenze. Esattamente ciò che chiedono a gran voce studenti e studentesse”.
Così in una nota la consigliera regionale della Lista Civica D’Amato Presidente, Marta Bonafoni.
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