I Sindacati saranno convocati domani al Ministero per l’informativa sull’OM annuale relativa ai Trasferimenti e i Passaggi del personale docente, educativo e ATA relativo al 2022/23.
Ovviamente nulla sarà e potrà essere modificato rispetto a quanto è previsto dal CCNI sottoscritto dalla sola CISL Scuola in data 27 gennaio, ma non sottoscritto da tutti gli altri sindacati Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, FGU che, non soddisfatti dal contratto sulla mobilità, considerato peggiorativo rispetto all’esistente e un’occasione sostanzialmente mancata per intervenire sui vincoli, avevano prima chiesto un incontro politico con il Ministro Patrizio Bianchi, che non li ha mai convocati, avevano chiesto altresì di riprendere la contrattazione anche con tempi rapidi per apportare modifiche al testo, soprattutto sulla questione dei vincoli, cosa che non è mai avvenuta, e, in caso contrario, avevano dichiarato, avrebbero impugnato il CCNI sottoscritto il 27 gennaio, al momento il CCNI non è stato ancora impugnato da nessuno dei sindacati non firmatari.
A nostro avviso il contratto, di cui abbiamo segnalato in documenti e in dirette le varie aporie e contraddizioni, va impugnato subito.
Ad impugnarlo non può essere certamente un gruppo facebook come SBC, ma uno o più sindacati rappresentativi, ricordiamo che il sindacato firmatario cioè la Cisl rappresenta circa il 25% della rappresentanza sindacale, il 75% il contratto non lo ha quindi firmato.
Circa le aporie da noi segnalate e denunciate, basti solo pensare alle disparità di trattamento che si determinano nelle categorie di docenti i cui vincoli sono ora disciplinati dai vari commi dell’art. 2 del Contratto, ad esempio tra docenti che si muovono nella provincia e quelli tra province, i secondi discriminati rispetto ai primi, basti pensare all’esclusione dei DSGA neo immessi in ruolo, all’introduzione di aliquote per i trasferimenti da posto di sostegno a posto comune, trattati come se ci fosse già la classe di concorso Sostegno e in assenza di un CCNL.
SBC aveva altresì avanzato proposte prima dell’apertura del tavolo negoziale: un contratto ponte per il 22/23 con il congelamento degli effetti del comma 2 della lettera f) art. 58 legge 106/2021 sia per i trasferimenti sia successivamente per le Utilizzazioni e Assegnazioni Provvisorie, in attesa sia del rinnovo del CCNL 19/21 sia di un provvedimento legislativo, uno degli effetti di questo contratto, con la soluzione pasticciata voluta dalla Cisl Scuola e dai Ministeriali è stato di disimpegnare il Parlamento dalla soluzione dei vincoli introdotti prima dalla 159/2019 e poi modificati, ridotti nella durata ma ampliati nei destinatari dalla 106/2021.
Ricordiamo che un contratto tra i sindacati e l’allora ministro Bussetti (Conte1) nel 2018 aveva già congelato alcuni istituti introdotti dalla 107/2015 riguardanti la mobilità (ambiti territoriali, vincoli negli ambiti, chiamata diretta).
Ma questa volta si è scelto di non contrattare anzi di non utilizzare lo strumento della contrattazione, un contratto integrativo che richiama la legge e prevede una deroga per una categoria di docenti.
L’OM potrebbe essere pubblicata già giovedì 24 febbraio e le domande potrebbero partire da tale data.
Associazione Scuola Bene Comune
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