Sono molti i docenti che in queste ore hanno ricevuto un’e-mail dal ministero dell’Istruzione sull’esito della domanda di trasferimento per il prossimo anno scolastico.
Si tratta di tanti insegnanti della scuola secondaria di secondo grado, i quali, in misura maggiore che in passato, hanno tentato la carta del trasferimento (nella provincia) prima che la normativa sulla mobilità, a seguito delle norme previste dalla Legge 107/2015, mutasse radicalmente e convogliasse tutti i docenti nel “girone” degli ambiti territoriali.
Per il secondo anno consecutivo, a ricevere l’e-mail ministeriale sono stati anche coloro a cui l’operazione di trasferimento ha dato esito negativo, con la domanda quindi non andata a compimento. Questi docenti delle superiori, ma la procedura è la stessa adottata anche per gli altri ordini di scuole in tempi diversi, hanno dapprima appreso del mancato ottenimento della richiesta espressa tramite il sistema telematico Istanze On Line.
Qualche ora dopo, attraverso la posta elettronica, hanno avuto la conferma ulteriore, aprendo un messaggio avente come oggetto la “Procedura di mobilita’ A.S. 2016/2017. Invio Risultato del movimento”: in tal modo hanno così avuto la la certezza che la mobilità richiesta non è andata in porto.
E ora? Diciamo subito loro che un’ultima residua possibilità di ottenere il cambiamento di scuola, anche di provincia, ancora c’è: è quella di presentare domanda di utilizzazione o di assegnazione provvisoria. Per andare a “pescare”, ad esempio, laddove vi siano, dei posti venutosi a creare a seguito di eventuali allargamenti degli organici, quindi con le situazioni di fatto segnalate dai presidi solo in questi ultimissimi giorni.
Premesso che non tutti i docenti di ruolo si trovano nelle condizioni per farlo (occorre, nel primo caso, la soprannumerarietà, mentre nel secondo caso la necessità di dimostrare una forma di assistenza esclusiva ad una parente o affine non autonomo oppure di avere dei figli in tenera età), va ricordato che questa ulteriore chance potrebbe arrivare a stretto giro di posta: da indiscrezioni ministeriali, sembrerebbe, infatti, che la “finestra” delle utilizzazioni/assegnazioni provvisorie, da avviare per coloro che hanno continuato a presentare domanda di trasferimento con i vecchi criteri – scuola su scuola –, potrebbe essere anticipata rispetto a quella riguardante i neo-assunti, attraverso le fasi B e C della Buona Scuola, che opera su ambito territoriale.
Qualora anche questo “treno” saltasse, per i docenti fortemente invogliati a presentare domanda di trasferimento, non rimarrebbe che sperare in un altro anno di transizione. Prima di vedere approdare nella Scuola, la procedura in toto degli ambiti territoriali introdotti dalla Buona Scuola del governo Renzi-Giannini.
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Qui sotto, vi proponiamo il contenuto della e-mail ricevuta il 4 o 5 luglio da coloro che non hanno ottenuto il trasferimento richiesto la scorsa primavera:
Gentile Insegnante,
il Ministero dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, in continuita’ con
quanto gia’ fatto lo scorso anno, propone questa ulteriore modalita’ di
diffusione dei risultati delle procedure di trasferimento e di passaggio per la
scuola secondaria di II grado.
Si ricorda che tale modalita’ non sostituisce le consuete forme di notifica dei
risultati del procedimento amministrativo in oggetto, che sono le sole a rivestire
carattere di ufficialita’ e valenza legale e che rimangono quelle specificate nella
relativa OM sulla mobilita’, Art. 6.
La diffusione avviene anche attraverso il sito ufficiale www.pubblica.istruzione.it
che continuera’ ad essere disponibile secondo il modello gia’ sperimentato negli
anni passati.
L’esito che segue prospetta quanto elaborato dalle procedure automatiche del Sistema
Informativo del Ministero alla data di pubblicazione dei risultati ed e’ conforme
alle informazioni riportate negli elenchi ufficiali pubblicati dagli Uffici
Scolastici Regionali e Provinciali.
Eventuali necessarie richieste di chiarimento potranno essere rivolte agli uffici
amministrativi competenti.
Non saranno oggetto di reiterata comunicazione le eventuali modifiche o correzioni
che potrebbero scaturire da accertamenti e diverse determinazioni assunte dagli
organi preposti.
Tutto cio’ premesso,
Le comunichiamo che, per l’a.s. 2016/2017, non ha ottenuto il movimento richiesto.
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