Home Mobilità Trasferimenti, in arrivo altri aggiustamenti. Parola di Giannini

Trasferimenti, in arrivo altri aggiustamenti. Parola di Giannini

CONDIVIDI

“Vedremo se ci sarà la necessità di qualche altro aggiustamento. Ne abbiamo fatti già in corso d’opera e mi sembra con ottimi risultati”.

Così si è espresso il 7 settembre il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a Salerno, in occasione dell’evento Panorama d’Italia, parlando dei discussi trasferimenti e dei presunti errori (per i sindacati più che sicuri) che hanno quest’anno hanno destinato tanti docenti lontano da casa. Il responsabile del Miur, quindi, sembra dare delle speranze ai tanti docenti che ancora attendono una risposta definitiva sui loro reclami o che hanno presentato domanda di assegnazione provvisoria.

È anche vero, ha sottolineato Giannini, che “abbiamo dato quest’anno, – spiega ancora il ministro Giannini – con un piano di mobilità straordinaria, la possibilità a 207 mila insegnanti, anche quelli già in ruolo, di ritornare nelle loro sedi, quando in molti casi erano stati per anni fuori. È chiaro che c’è ancora un fenomeno di mobilità da sistemare che stiamo facendo tutti i giorni”.

Secondo Giannini, che ricordiamo è anche linguista, “è immorale parlare di deportazione nella scuola. Quella parola ci evoca momenti della storia ben più drammatici”.

Il ministro ha quindi ricordato che “l’80% degli insegnanti italiani, e parlo soprattutto dei nuovi assunti, è nato e vive a sud di Roma; il 67% delle cattedre disponibili è a nord di Roma. Ribaltare la geografia è un’operazione complessa che nessuno può attuare. Abbiamo fatto una legge che ha dato un’opportunità straordinaria a tutti coloro che da decenni, in alcuni casi, aspettavano il diritto, e sottolineo il diritto, della stabilità di un posto di lavoro”.

La “partita” sui trasferimenti, insomma, non è ancora finita. E il Miur lo sa bene. Continuerà nei prossimi giorni, almeno sino a qualche settimana dopo l’avvio del nuovo anno scolastico. E poi proseguirà, per molti docenti, pure nelle aule di tribunale.

 

{loadposition eb-progetti}

 

 

{loadposition facebook}