Categorie: Mobilità

Trasferimenti, la protesta convoglia sul 12 agosto a Palermo: vogliamo incontrare Faraone!

Anche a Catania i docenti trasferiti sugli ambiti del Nord hanno manifestato il loro dissenso: il 9 agosto un centinaio si sono dati appuntamento davanti all’ex Provveditorato.

Come già accaduto a Bari, Potenza e Palermo, in molti, come ormai d’uso in questa protesta, avevano in mano un cartello indicante la città di trasferimento.

“Anche qui – scrive la Usb Scuola – la maggior parte dei docenti trasferiti viene da una esperienza decennale di insegnamento delle scuole della propria città; anche qui si profilano separazioni  traumatiche di famiglie con figli più o meno grandi, storie di affetti spezzati”.

Nel suo intervento Claudia Urzì, del coordinamento nazionale Usb Scuola e da sempre attiva protagonista delle lotte degli insegnanti siciliani, ha ribadito la posizione del sindacato: annullare questa mobilità farsa e trovare delle soluzioni praticabili per impedire questo esodo.

I sindacati autonomi di base e autonomi starebbero inoltre cercando di unire le energie. “Ho voluto invitare i colleghi venuti da diverse parti della Sicilia orientale – ha dichiarato la Urzì –  alla manifestazione che abbiamo lanciato a Palermo per il 12 agosto“.

L’appuntamento è davanti all’Usr della Sicilia, in via Fattori, per un presidio manifestazione regionale: “quale migliore occasione per incontrare pubblicamente i Lavoratori, caro sottosegretario Faraone?”, scrive ancora la Usb Scuola.

“Siamo convinti che la politica e il confronto tra Governo e cittadini non si faccia solo attraverso i social network. Crediamo che Lei – continua il sindacato di base rivolgendosi al sottosegretario – ormai debba uscire dall’universo virtuale ed incontrare quei lavoratori che le politiche del “suo” governo, con la complicità di Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno costretto ad un esodo di massa, benché siano presenti i posti al Sud Italia, come lei stesso ammette parlando di assegnazioni provvisorie”.

“Abbia il coraggio del confronto e non della fuga: ascolteremo le sue parole e siamo sicuri lei ascolterà noi che la Scuola la facciamo funzionare da anni, da tanti anni, da ancor prima che Lei iniziasse a fare politica”, concludono dall’esecutivo nazionale Usb Scuola.

 

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Alessandro Giuliani

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