Ancora grane per il Miur provenienti dai trasferimenti del 2016: due docenti di di Caserta e Napoli spedite dall’algoritmo in Lombardia hanno vinto il ricorso e torneranno in Campania o Molise.
La storia è la stessa di tanti altri, come riporta il legale delle due prof, Pasquale Marotta: pur avendo punteggio e un figlio minore le due donne sono state trasferite a Pavia e Monza, subendo la beffa di vedersi scavalcare da colleghi con meno punti che sono andati ad occupare quei posti “vicini” e tanto desiderati.
I giudici dei tribunali di Pavia e Monza, hanno giudicato illegittime anche per il danno alla vita familiare che ne deriverebbe, tanto da condannare il Miur a disporre il trasferimento immediato per entrambe, che ora potrebbero andare a insegnare in scuole del Molise o del Lazio, laddove si troverà una cattedra a disposizione.
I due giudici, nell’accogliere il ricorso d’urgenza presentato dalle insegnanti – ex precarie assunte alla fine dello scorso anno grazie alla legge 107 del 2015, la cosiddetta Riforma della Scuola, e trasferite all’inizio dell’anno in corso – hanno evidenziato come “il trasferimento di un componente della famiglia, madre di un figlio in età scolare, comporterebbe un vulnus non altrimenti riparabile alla vita coniugale e familiare”, e non “suscettibile di ristoro” per equivalente”.
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