“Le comunichiamo che, per l’a.s 2017/18 , purtroppo non ha ottenuto il movimento richiesto”.
È questo il messaggio che quasi 61% dei docenti della secondaria, di primo e secondo grado, tutti quelli che in primavera avevano presentato domanda di trasferimento, stanno ricevendo in questi momenti (con mittente noreply@istruzione.it) attraverso la propria e-mail istituzionale.
La percentuale nazionale, più alta degli altri gradi scolastici, è stata diffusa dal Miur, immediatamente dopo la pubblicazione dei movimenti, riportati dalla Tecnica della Scuola: su tutta la Penisola, quest’anno sono state presentate 139.583 richieste di mobilità, ma solo “il 39,7% delle richieste è stato soddisfatto, con 3.415 docenti che hanno potuto cambiare regione”, ha comunicato il dicastero di Viale Trastevere.
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Complessivamente, “le domande sono state 59.142, di cui 43.903 per cambiamento di sede e 15.239 per passaggi in un diverso grado di istruzione”.
Sempre il Miur ha tenuto a specificare che “con la pubblicazione di oggi si concludono le operazioni di mobilità, con quasi un mese di anticipo rispetto allo scorso anno e secondo il cronoprogramma fissato dal Ministero e spiegato in conferenza stampa, il 4 luglio, dalla ministra Valeria Fedeli”.
Il ministero ha voluto sottolineare anche che “la mobilità, che quest’anno è ordinaria e su base volontaria, è la procedura attraverso cui le docenti e i docenti possono chiedere di cambiare sede di lavoro o il grado di istruzione in cui insegnano. Le regole sono state concordate dal Miur con i sindacati, come previsto dalla legge”.
Il prossimo passaggio di avvicinamento al nuovo anno scolastico è rappresentato dalle assunzioni a tempo indeterminato delle e dei docenti che quest’anno si concluderanno entro il prossimo 14 agosto.
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