Che gli errori sulla mobilità delle fasi B, C e D della scuola primaria e adesso anche della scuola secondaria di I grado, erano tecnici, siamo stati i primi a denunciarlo.
Siamo stati smentiti dalla dichiarazione del Miur che prontamente, in risposta alle nostre ipotesi di errori tecnici, dovuti a un difetto dell’algoritmo per l’elaborazione informatizzata dei dati sulla mobilità, si è così giustificato: “contrariamente a quanto riportato non sono stati riscontrati errori. La procedura, come da contratto per la mobilità, è molto complessa e prevede più fasi. Ognuna delle quali si sta svolgendo regolarmente. I soli record prodotti per la primaria sono oltre 9 milioni tenendo conto, appunto, dell’intera procedura”.
Adesso dopo l’intervento di tutti i sindacati, che hanno rilevato, senza ombra di dubbio, che l’errore è realmente di natura tecnica e algoritmica, il Miur fa spallucce per errori della mobilità assumendosi le sue responsabilità.
Ci sono dei casi eclatanti, come quello di Margherita fase C della mobilità, che nonostante una precedenza èk stata mandata nell’ambito 23 della Lombardia, ultimo ambito richiesto, mentre avrebbe potuto avere certamente uno tra i primi 20 ambiti scelti in ordine di preferenza.
C’è il caso di Chiara che in fase B, non è entrata a Reggio Calabria su posto di sostegno scuola primaria con 145 punti, mentre è entrata in questa provincia sulla stessa tipologia di posto un’altra docente con 140 punti.
La Flc Cgil nazionale segnala tante anomalie, ad esempio una delle tante è quella che per la scuola primaria (sostegno psicofisici) si segnalano gli ambiti di Catania Sicilia 6 e Sicilia 9, di Siracusa Sicilia 26 e di Messina Sicilia 13, nei quali risultano trasferiti docenti che partecipavano alla successiva fase D, con docenti di fase B1 (che avevano indicato quegli ambiti) non soddisfatti e docenti di fase C (che avevano indicato quegli ambiti tra i primi) trasferiti fuori regione.
Anche la Cisl scuola parla di numerosissimi errori tecnici, spiegando che il sistema non ha operato in modo coerente con i criteri definiti nel contratto sulla mobilità: il sindacato è in possesso di un’ampia documentazione che attesterebbe il mal funzionamento dell’algoritmo sulla mobilità 2016/2017.
Anche la Uil scuola denuncia migliaia di errori del sistema e chiede, unitamente agli altri sindacati il rifacimento della mobilità.
Lo Snals ha segnalato la gravità degli errori commessi dal sistema informativo, nelle fasi B1, C e D, con particolare riguardo alla mobilità relativa ai docenti di scuola primaria, per la quale il nostro sindacato ha già fornito all’Amministrazione una notevole casistica di errori, segnalati tempestivamente dalle nostre strutture provinciali, regionali e dai diretti interessati.
La Gilda insegnanti chiede l’accesso agli atti per conoscere l’algoritmo della mobilità, responsabile di tanto caos e disorientamento. In buona sostanza tutti i sindacati sono in possesso di documentazioni che proverebbero l’inefficienza dell’algoritmo della procedura della fase B, C e D della mobilità.
A questo punto, noi de La Tecnica della Scuola ne rivendichiamo la primogenitura, in quanto lo abbiamo ipotizzato con un articolo del 27 luglio 2016.
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