Sono un insegnante della classe di concorso C300 (Laboratorio di Informatica Gestionale). Ho una vertenza che non si riesce a risolvere con il Ministero dell’Istruzione.
A leggere quanto riportato su vari siti che si occupano di scuola, e alla luce di quanto mi è successo, mi viene il sospetto che ci sia una persecuzione contro gli insegnanti della classe C300 orchestrata dai dirigenti del Miur, nell’indifferenza totale del ministro di turno, che si limita a firmare ad occhi chiusi le carte che i dirigenti gli passano.
Sto cercando di far conoscere quanto mi è successo a più persone possibile, e ai vari siti che si occupano di scuola, in modo da farla conoscere e affinché Docenti e Dirigenti si rendano conto di cosa potrebbe succedere anche a loro con gli insegnamenti “atipici” fin quando non viene colmato l’attuale vuoto normativo. Anche perché fin quando le cose non si conoscono e restano chiuse nelle segrete stanze dei ministeri, nessuno si impegna a trovare soluzioni.
Il Ministero si rifiuta di intervenire su delle procedure che singolarmente sono state applicate correttamente, ma nel loro insieme hanno avuto un effetto perverso.
A livello di Ufficio Scolastico Provinciale di Cosenza nessuno si prende la responsabilità di intervenire perché “le procedure sono corrette”. Come si dice in ambito sanitario: “l’operazione è riuscita ma il paziente è morto”.
Faccio presente che tale effetto perverso potrà replicarsi nei prossimi anni se non viene trovato un rimedio.
Questa situazione si potrebbe definire Kafkiana, se non fosse Fantozziana.
Normalmente succede che se in una scuola ci sono 5 docenti di una stessa classe di concorso e solo 4 posti disponibili, l’ultimo in graduatoria viene dichiarato soprannumerario e perde il posto. Se in seguito uno dei 4 docenti che precedono ottiene il trasferimento in un’altra scuola, si libera un posto, e il docente precedentemente dichiarato soprannumerario rientra nella propria scuola.
Nella scuola sono state istituite le “classi di concorso atipiche” che comprendono insegnamenti simili. Con le “atipicità” si assegna l’insegnamento di una stessa disciplina a più classi di concorso, e si lascia alle scuole l’onere di decidere a quale classe di concorso specifica, fra quelle indicate, vada assegnato, fermo restando l’obbligo ad assegnare queste ore al personale attualmente in servizio presso quella istituzione scolastica.
Nella mia scuola, con l’istituzione degli insegnamenti atipici, le graduatorie delle 2 classi di concorso (C300 Laboratorio di Informatica Industriale e C310 Laboratorio di Informatica Industriale) sono state unificate, e l’unico posto disponibile nella scuola è stato assegnato al collega della classe di concorso C310, in quanto precedeva nelle 2 graduatorie incrociate perché beneficiario della legge 104, nonostante avesse un punteggio inferiore al mio. E io sono stato dichiarato soprannumerario, e trasferito nella DOP. Nonostante l’insegnamento della C310 non sarà più presente nella scuola.
Quando successivamente il collega che ha avuto l’unico posto disponibile ha chiesto ed ottenuto il trasferimento ad altra scuola, il posto è rimasto libero, e, logicamente sarebbe dovuto essere assegnato a me.
Invece è stato assegnato ad un altro collega, della stessa sua classe di concorso (C310), proveniente da un’altra scuola, nonostante che la sua classe di concorso non sia più presente nella scuola. Ciò nonostante ci fosse “l’obbligo di assegnare queste ore al personale attualmente in servizio presso quella istituzione scolastica”.
È come se i benefici della legge 104 fossero stati applicati non alla persona ma alla cattedra.
Questo è successo perché chi ha inventato le classi di concorso atipiche si è “dimenticato” di coordinarle con la procedura dei trasferimenti.
Il programma informatico che elabora i trasferimenti non riconosce le “atipicità” e “ragiona” solo in termini di classi di concorso.
A mio giudizio questo è un uso distorto delle “atipicità”, che sono nate per salvaguardare il posto di chi è già in quella scuola. Invece l’atipicità è stata utilizzata quando si è trattato di farmi perdere il posto, ed è stata ignorata quando sarei dovuto rientrare sul mio posto.
Ci sarebbe dovuta essere una “correzione manuale” alle graduatorie dei trasferimenti elaborate in modo automatico e cieco.
Mi dicono che una volta che un posto è stato assegnato a una classe di concorso diventa immodificabile. L’organico diventa come i 10 comandamenti che sono stati da Dio a Mosè una volta per tutte.
Ma deve essere il sistema informatico al servizio delle persone, e non le persone al servizio del sistema informatico. I sistemi informatici non possono lavorare autonomamente, ed hanno sempre bisogno della supervisione umana.
All’università gli insegnanti di informatica (e non solo di informatica) ripetono continuamente agli studenti (i futuri progettisti dei sistemi informatici) che i risultati delle elaborazioni dei sistemi informatici non devono essere accettati acriticamente, ma vanno attentamente controllati e verificati prima di essere messi in pratica. Anche la nota ministeriale A00DIGIPER Prot. n. 3119 dell’1 aprile 2014 prevede la “rettifica manuale al Sistema informativo”.
E, come sempre succede, “il sonno della ragione genera mostri”.
Il risultato di questo mancato controllo umano sulle elaborazioni compiute dalle macchine ha fatto in modo che una materia venga insegnata da un insegnante di un’altra materia, proveniente da un’altra scuola, e che l’insegnante della materia stessa già presente nella scuola venga cacciato.
Non esiste un ingegnere che nella realizzazione di un edificio passa direttamente al muratore le elaborazioni effettuate dal programma informatico senza averle prima visionate e revisionate manualmente e attentamente.
Prima di rivolgermi al giudice io sto ancora cercando di risolvere la situazione, mi sono rivolto sia alla Direzione Generale per il Personale Scolastico del Ministero che all’Ufficio Regionale di Catanzaro, ma mi dicono che la soluzione va trovata a livello provinciale. Ma a livello provinciale non si risolve. Ho anche chiesto inutilmente un appuntamento personale con il ministro che evidentemente è “in tutt’altre faccende affaccendata”.
In presenza di classi di concorso atipiche sono da salvaguardare i docenti che impartiscono l’insegnamento presente nell’indirizzo, nell’articolazione, nell’opzione, nonché nel curricolo adottato dalla scuola e non il primo in graduatoria, ma titolare di altro insegnamento non pertinente, come specificato dal Miur nel giugno 2012 con la nota 3714bis/12. La nota n. 3119 dell’1 aprile 2014 del Miur recita: “gli insegnamenti che trovano confluenza in più classi di concorso del pregresso ordinamento devono essere trattati come insegnamenti atipici la cui assegnazione alle classi di concorso deve prioritariamente mirare a salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica …”
È appunto questo che non è stato rispettato: “salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica …”. E neanche è stato rispettato il principio di “salvaguardare i docenti che impartiscono l’insegnamento presente nell’indirizzo …”. Infatti il posto è stato dato ad un docente che insegna un’altra materia, e che non è più presente nel curricolo adottato dalla scuola.
Adesso si è creata una situazione per cui in questa scuola un docente di Laboratorio di Informatica Industriale (materia non presente nella scuola) insegnerà Laboratorio di Informatica Gestionale. E questo per sempre.
Perché in base alle norme deficitarie vigenti non è possibile tornare indietro.
E un docente della classe C310 insegnerà nella classe C300 per l’eternità.
È in questo modo che si creano in modo artificiale le classi di concorso “in esubero”. Impedendo agli insegnanti di insegnare la loro materia e dichiarandoli soprannumerari. A livello nazionale i docenti in esubero nella classe C300 sono 446 e nella classe C310 sono 30 (in Calabria 28 per la C300 e zero per la C310). Chissà perché?
Tralasciamo il fatto che secondo queste “atipicità ministeriali” l’insegnante della C310 può insegnare nella C300 e non viceversa. Se il collega della C310 che attualmente occupa il mio posto nella classe di concorso C300 deciderà di trasferirsi e lascerà il posto libero, questo posto non potrà più essere assegnato a me, nonostante che ai sensi dell’art. 7.1 punto II del Ccni 2014-15 il personale scolastico trasferito d’ufficio ha diritto al rientro con precedenza nella scuola, da cui è stato trasferito in quanto soprannumerario, qualora la relativa cattedra o posto si renda disponibile per i movimenti relativi ad uno degli anni scolastici dell’ottennio successivo al trasferimento d’ufficio.
E tale posto di Laboratorio di Informatica Gestionale non potrà essere mai più assegnato a un insegnante di Laboratorio di Informatica Gestionale, ma solo ad un insegnante di Laboratorio di Informatica Industriale.
Io chiedo un intervento del ministero per rimediare a questo vuoto normativo che può continuare a far danni a livello nazionale, e per annullare il mio trasferimento nella DOP e ritornare a pieno titolo nel mio posto da cui sono stato trasferito d’ufficio.