Verrà trasferita in una scuola elementare più piccola, dove è minore il rischio di entrare in contatto con bambini non vaccinati, la bimba immunodepressa. D’accordo nella decisone sia la famiglia e sia l’amministrazione, mentre il direttore dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana, con la sollecitazione del ministro dell’istruzione, aveva disposto un’ispezione “al fine di fornire assistenza tecnica per trovare possibili soluzioni insieme alla preside”.
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Ha avuto la meglio, in questa scelta concordata, il principio secondo il quale ogni bambino ha diritto all’istruzione, “qualsiasi sia la sua condizione di vita, di salute e di stato sociale, perché”, ha a sua volta sottolineato la ministra Giannini, “è un diritto fondamentale della persona come il diritto alla salute, all’espressione delle proprie idee”
La mancata certificazione delle vaccinazioni non può del resto comportare il rifiuto di ammissione degli alunni alla scuola dell’obbligo o agli esami. Ma messi a fianco della bambina i suoi coetanei possono causarle gravi patologie.
La Asl di Firenze intanto ne approfitta per rilanciare l’invito a «vaccinare tutti i bambini e la popolazione generale seguendo le indicazioni del Piano nazionale di prevenzione vaccinale del ministero della Salute e il calendario delle vaccinazioni della Regione Toscana».