La Senatrice Bianca Laura Granato del Movimento 5 Stelle spiega che serve un fondo perequativo per garantire a tutti i bambini, anche quelli che vivono in Comuni con minor gettito fiscale, di avere garantiti gli stessi servizi scolastici, in particolare sul trasporto scolastico, dei Comuni più virtuosi. In buona sostanza i bambini di Reggio Calabria dovrebbero avere gli stessi diritti di quelli di Reggio Emilia.
Post Facebook di Bianca Laura Granato (M5S)
Oggi in Commissione #QuestioniRegionali ho formulato il parere sul Decreto Scuola, adesso all’esame della Camera dei Deputati.
La parte di competenza della Commissione Questioni Regionali del DL.2222 è l’art. 3 comma 2 sul #TrasportoScolastico.
L’art.3 comma 2 propone l’interpretazione autentica, quindi anche retroattiva, sulla possibilità di dare l’esenzione o applicare una scontistica particolare da parte dei Comuni sul trasporto scolastico per i bambini della scuola primaria statale.
Per effettuare ciò si riconosce come interpretazione autentica quella presente nella delibera 25/2019 della Corte dei Conti, sezione Autonomie, che associa il diritto al trasporto scolastico al diritto allo Studio.
Questo aiuterá i Comuni a risolvere alcuni contenziosi che potevano vederli soccombenti per #dannoerariale.
Sacrosanto!!
Ma, se il #TrasportoScolastico è un diritto connesso a quello allo studio allora va garantito in maniera uguale in tutta Italia!!
Infatti se recepiamo l’orientamento affermato dalla delibera 25/2019 della Corte dei Conti, sezione autonomie, ovvero colleghiamo il servizio di trasporto scolastico al diritto allo studio, di fatto stiamo introducendo la possibilità per i comuni a maggiore gettito fiscale di utilizzare il residuo fiscale per il trasporto scolastico e quindi creiamo i presupposti per una spesa storica e per trattenere quota parte del residuo fiscale per questo servizio.
Tenendo conto che non tutti i comuni possono erogarlo a titolo gratuito applicando una scontistica, noi, collegando il trasporto scolastico al diritto allo studio, di fatto rischiamo di creare bambini con diritti di serie a e bambini con diritti di serie b.
Quindi serve un #fondoperequativo per garantire lo stesso servizio agli studenti residenti nei comuni a minor gettito fiscale.
È quanto ho richiesto nel parere espresso in Commissione Questioni Regionali e in un emendamento depositato per la legge di Bilancio.