Parlo da lavoratrice (a prescindere dalle esigenze degli alunni) di un grado inferiore alle superiori e noto che dal nostro datore di lavoro, il MIUR, viene applicato un trattamento sperequativo, in questa contingenza ed emergenza sanitaria.
I docenti delle superiori rimangono a casa in una condizione di protezione dagli assembramenti con un orario di lavoro ridotto dovuto alla loro esposizione ai videoterminali.
Tutti noi altri ci rechiamo in un luogo di lavoro affollato, portiamo mascherine, visiere e guanti, spesso (dato il gran numero di quarantene individuali) lavoriamo in contemporanea in presenza e sui videoterminali (per le lezioni a distanza) e, nonostante il grado acuto di stress a cui siamo sottoposti (ossessionanti pulizie di materiali, notizie continue di quarantene individuali e gestione di minori spesso recalcitranti alle mascherine) non abbiamo riconosciuta nemmeno un’ora di riduzione oraria. Tra questi il personale dell’infanzia è pure sottoposto a bambini senza mascherina!
Cinzia Di Mauro
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