I lettori ci scrivono

Tre anni di scuola media da dimenticare!

Gentilissimi,

siamo un gruppo di genitori i cui figli hanno appena sostenuto l’esame di terza media. Scriviamo solo ora per paura che i nostri figli avessero avuto ripercussioni in seguito a questo nostro gesto ma siamo reduci da un anno scolastico veramente difficile, iniziato con la promessa da parte degli insegnanti di un viaggio d’istruzione mai avvenuto, dopo un triennio trascorso tra dad, banchi delimitati da scotch sulle mattonelle, mascherine e divieti vari.

La classe dei nostri figli fa parte di un istituto che comprende tre plessi ed è stata la sola esclusa dallo stesso viaggio, pur avendo noi richiesto un apposito incontro con la dirigente, la quale ha ignorato il nostro malcontento giustificando gli insegnanti con svariate e poco plausibili ragioni.

Ai ragazzi gli insegnanti raccontavano in classe i loro problemi personali e familiari intimandoli di non raccontare a casa ciò che succedeva a scuola e con l’intendo che “facessero i bravi” e non disturbassero… ripetevano spesso di non avere mai avuto alunni così indisciplinati e che il loro unico desiderio era che presto giungesse la fine dell’anno. A noi genitori negli incontri scuola famiglia dipingevano i nostri figli come ragazzi “non scolarizzati” ed ingestibili. Ci fu un insegnante che a soli 5 giorni dalla chiusura dell’anno, dopo essere rientrata dopo diversi mesi di assenza per malattia, (e senza nessuna stabile sostituzione) fissò un compito in cui l’85 per cento della classe prese delle insufficienze gravi a pochi giorni dall’esame finale. Nell’ultimo periodo la maggior parte dei ragazzi si rifiutava di andare a scuola, mostravano evidenti segni di somatizzazioni (mal di pancia… mal di testa…) e demotivazione diffusa.

Il percorso si è concluso con disparità nell’assegnazione dei voti finali ampliando la frustrazione e le disparità con ripercussione sull’autostima. In questa scuola “purtroppo“ si è da sempre data molta importanza alle prestazioni e si è tenuto poco conto dell’aspetto emotivo. Noi genitori non potremo mai modificare i brutti ricordi che i nostri figli si porteranno dietro, pensando di essere “inadeguati” nella società proprio a causa di un’istituzione che dovrebbe invece dare speranza nel futuro e nella crescita di persone in formazione facendo rete con la famiglia.

Ci auguriamo che possiate aiutarci dando voce alle ingiustizie per far sì che il sistema scolastico possa migliorare nel tempo e valorizzare i giovani perché Loro sono il futuro!

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