Tre forti scosse di terremoto in un’ora, tutte nel centro Italia, tra L’Aquila e Rieti, ancora vicino ad Amatrice.
La prima è stata avvertita intorno alle 10.25 e si è sentita nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche ed è stata avvertita anche a Roma a Firenze a Napoli. La magnitudo è stata di 5,3, secondo le prime stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ed è avvenuto tra L’Aquila e Rieti a una profondità di 10 km.
Dopo la prima scossa forte, ce ne sono state altre quattro di poco successive con magnitudo più alta del 3,2, poi alle 11,14 la seconda forte scossa, con magnitudo intorno a 5,5. Pochi minuti dopo, intorno alle 11,25, nuova botta prolungata, sempre con epicentro vicino allo stesso punto, (magnitudo 5.3) con i centralini del pronto intervento che ricevevano migliaia di telefonate.
Gli alunni di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscite a scopo precauzionale, come previsto dai piani di sicurezza, mentre a Roma, tra le decine di chiamate ai centralini, gli studenti di alcune scuole prima sono scesi in cortile, successivamente intorno alle 11.30, è scattato il piano di evacuazione di diversi istituti della Capitale per decisione dei dirigenti scolastici. In giornata, infatti, il Comune capitolono ha fatto sapere di non aver mai emesso comunicazioni in questa direzione.
Le scosse:
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