Sarebbero tre gli indagati per la morte di Christian Lombardozzi, il sedicenne di Castel di Sangro (L’Aquila), che stava seguendo la lezione di alimentazione quando, dalle prime testimonianze, è scivolato dalla sedia sbattendo la nuca sul muro.
Gli indagati, secondo le agenzie, sarebbero: la dirigente scolastica, Maria Paola De Angelis, l’insegnante di biologia, Dino Di Meo, che al momento si trovava in classe, e Michele Verratti, responsabile della società di consulenza che si occupa della sicurezza dell’istituto scolastico. Ai tre è stato notificato l’avviso di garanzia per partecipare agli esami peritali di prossimi giorni. L’accusa è di concorso in omicidio colposo.
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L’incidente è avvenuto all’interno di un’aula dell’Istituto Alberghiero di Roccaraso. A soccorrerlo il medico della scuola che ha potuto fare ben poco, come ha dovuto alzare le mani il rianimatore giunto dall’Aquila con l’elicottero del 118. Dalle prime informazioni sembrerebbe che il 16enne sia caduto dopo lo scivolamento della sedia per dondolio sbattendo poi la nuca sul muro.
Secondo quanto si è appreso, ci sarebbero state due sedie fuori norma, in plastica, nella classe dell’istituto alberghiero Marchitelli dove è morto Lombardozzi e, su una di queste era seduto proprio il ragazzo. Christian avrebbe provocato la deformazione della sedia con il dondolio della stessa e sarebbe così caduto. Tra l’altro, dalle testimonianze rese dai compagni di classe, si è appurato che pochi giorni fa Lombardozzi era stato protagonista di una caduta analoga.
“Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia di Christian e la mia vicinanza ai suoi insegnanti e compagni di scuola”: così su Twitter la ministra dell’istruzione Stefania Giannini.