Come dare suggerimenti e trucchetti di matematica ai maturandi? Tre universitari hanno avuto un’idea alquanto provocatoria. Come riporta Il Corriere della Sera, gli studenti, poco più che ventenni, sono sbarcati sulla piattaforma Onlyfans con il “Manualotto“.
I tre si sono affidati a una campagna di affissioni, davanti alle scuole di Torino e Milano, che ha scatenato un putiferio e ha fatto gridare allo scandalo presidi e docenti. Anche perché la metafora, scelta per farsi pubblicità sui manifesti, è abbastanza urtante: una ragazza in mutande coperta da un cartello che mette in guardia, con un linguaggio colorito, gli studenti sui rischi della seconda prova.
“Abbiamo scelto di essere provocatori, ma non potevamo immaginare tutte queste critiche. Una professoressa milanese ci ha contattato e ci ha detto che dei nostri volantini avevano fatta piazza pulita. In un liceo sono partite diverse mail per capire chi fossero gli autori. Siamo stati accusati di essere dei maschilisti e di promuovere la violenza contro le donne. Quella ragazza sul manifesto è un’amica. E c’era già l’idea di una versione maschile. Sottolineiamo che i giovani hanno capito la provocazione. I professori no e questo ci dispiace. Qualcuno ci ha accusato di diffondere la cultura del femminicidio. Ci sembra veramente esagerato”, spiegano.
“Il Manualotto l’abbiamo scritto in due mesi, mentre preparavamo gli esami – raccontano -. Dando ripetizioni, ci siamo accorti che i ragazzi, spesso dopo aver studiato online durante la pandemia, faticano a capire i fondamenti della matematica. In classe i professori la spiegano male e senza passione. Alle superiori avevo voti bassissimi. Ho provato sulla mia pelle i limiti di un insegnamento vecchio e sbagliato. Ma ho stretto i denti e sono arrivato a tre esami dalla laurea”.
“Negli Usa, OnlyFans è usato da professori, personal trainer e per tutorial. Per noi, è solo un mezzo per farci pubblicità. Non lo usiamo per le lezioni online. E siamo contattabili anche su Instagram”, concludono.
“Purtroppo le studentesse e gli studenti italiani nella matematica risultano ancora non all’altezza delle aree più avanzate e innovative d’Europa e del mondo: eppure la disciplina è definitivamente promossa, in ogni area del mondo, da specifica a struttura cognitiva fondante per lo sviluppo e la piena realizzazione delle potenzialità individuali di ogni cittadino”.
A sostenerlo è stato Ezio Menchi, vicepresidente di Fondazione Uniser Pistoia, che insieme a Fondazione Caript ha promosso il convegno nazionale “Ricerca in pratica: la ricerca in didattica della matematica per la scuola“, in programma il a Pistoia 17 e 18 maggio prossimi.
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