E’ quanto dispone una nota del Ministero dell’istruzione emanata il 27 luglio scorso.
Il provvedimento è stato emanato in risposta a numerose istanze e richieste di conciliazione, presentate da docenti e Ata, volte ad ottenere il pagamento della Rpd e del Cia sulle tredicesime mensilità degli ultimi 5 anni.
Le pretese dei lavoratori muoverebbero da una sentenza del Tribunale di Pisa (726/93) che ha disposto il pagamento dell’indennità di amministrazione a vantaggio di un gruppo di lavoratoti del Ministero della giustizia.
L’amministrazione scolastica però non è dello stesso avviso. Secondo il Ministero, infatti, la questione è regolata da norme contrattuali che escludono il pagamento della Rpd e del Cia per più di 12 mensilità. E la sentenza non ha alcun valore nei confronti di soggetti diversi da quelli direttamente coinvolti nel giudizio. Tanto più che esiste una norma di legge che vieta all’amministrazione di estendere il giudicato a persone diverse dalle parti.
A ciò si aggiunge il fatto che la sentenza in questione è stata impugnata in appello e la Corte non si è ancora pronunciata. In più, trattandosi di un caso isolato, non esisterebbe ancora un consolidato orientamento giurisprudenziale. E ciò ha indotto l’amministrazione centrale a non dare alcun riscontro alle domande pervenute. Intendimento che dovrà essere fatto proprio anche dagli Uffici scolastici regionali.
Per consultare la nota ministeriale del 27/7/2004 prot. n. 1820 consulta "Ulteriori approfondimenti".