Ragazzi di 115 Paesi per tre giorni saranno al Palazzo di Vetro dell’Onu di New York per intuizione di un imprenditore catanese, Cludio Corbino, fondatore dell’Associazione Diplomatici, una ONG con status consultivo presso l’Ecosoc (Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite), che si propone di contribuire a creare i diplomatici e i leader di domani.
Dunque oltre tremila studenti di ogni parte del mondo partecipano ogni anno al CWMUN, Change the World Model United Nations, un laboratorio di lavoro intenso, il cui scopo è di educare gli studenti alla convivenza con altre culture, esercitando in loro la capacità al dialogo, e allenandoli a sperimentare il principio della mediazione “modello Onu”.
Già all’ottava edizione, i giovani arrivano preparati e divisi in gruppi di lavoro, per affrontare i temi caldi che dividono i Paesi. Quest’anno si è parlato di muri e di barriere, partendo dal 30esimo anniversario della caduta del Muro di Berlino, celebrato con un video di apertura.
L’Italia è stata rappresentata da giovani portoghesi, mentre ad esempio Francesco Zagara e Giulia Gianmatteo del Liceo Democrito di Roma, rappresentavano la Federazione Russa.
Esponenti della cultura, dello sport, dell’industria, hanno portato le loro testimonianze ai giovani in sala. Nomi illustri come Lucio Caracciolo, Giuseppe Ayala, Enrico Letta, Michel Platini, Ilaria Capua, Antonio Monda, Enrico Giovannini.
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