Junior Achievement, l’associazione no-profit che promuove l’educazione imprenditoriale nelle scuole, ha presentato a Milano le evidenze di una ricerca condotta da IPSOS in collaborazione con Citi Foundation dalla quale emerge come il 64% dei giovani italiani che hanno partecipato al percorso didattico “Impresa in Azione”, aspiri ad un futuro lavorativo in cui poter sviluppare un proprio progetto.Un dato che non significa necessariamente voler fare l’imprenditore a tutti i costi, ma che dimostra l’attitudine diffusa tra i giovani ad adottare una mentalità imprenditoriale che consenta loro di sviluppare le proprie idee, sperimentare metodi di risoluzione dei problemi (56%) e definire autonomamente i propri compiti (57%).
La voglia di impresa dei giovani studenti è resa concreta in Italia dalla recente riforma Renzi-Giannini sull’alternanza scuola-lavoro, che innalza le ore di formazione in azienda dalle attuali 90 ad almeno 400 per gli studenti degli istituti tecnici e professionali, e ad almeno 200 per quelli dei licei.
Numeri imponenti che hanno spinto Junior Achievement e 30 imprese in Italia ad annunciare per il 2016 un importante investimento su un progetto di formazione imprenditoriale destinato ad oltre 14.500 studenti, che è stato accreditato tra i percorsi di alternanza scuola-lavoro ufficialmente proposti dal MIUR.
Questo progetto denominato “Impresa in azione” è attivo da oltre 10 anni ed è oggi il più diffuso programma di educazione imprenditoriale nel nostro Paese: nel 2015 ha coinvolto oltre 6.000 studenti di età compresa tra i 16 e i 19 anni, in circa 320 istituti superiori in tutta Italia, grazie alla collaborazione di numerosi partner territoriali, aziende e istituzioni locali.