Disoccupati da giovani e precari da adulti. Questa la foto che emerge dagli ultimi dati Istat sul lavoro in Italia: se tra i 15 e i 24 anni i giovani senza lavoro sono il 36,2% (dato di maggio), quando crescono e l’impiego lo trovano, questo è spesso a tempo determinato. Quasi tre dipendenti su 10 under 35 non hanno un posto fisso: in questa fascia d’età, i dipendenti a tempo determinato sono oltre un milione 300 mila su un totale di oltre 4 milioni 700 mila (27,9%).
La fascia d’età con più contratti a tempo risulta quella a cavallo dei 30 anni: tra i 25 e i 34 anni si contano 804 mila occupati dipendenti. Ma la crescita più rilevante nell’ultimo anno si è registrata tra i giovanissimi under 25 (513 mila unità, +6,7%). I dipendenti senza posto fisso diventano così un esercito sempre più folto, con un nuovo record tra aprile e giugno 2012.
Il fenomeno è più diffuso nella cosiddetta generazione y, cioè tra chi oggi ha tra i venti e i trent’anni. Basti pensare che nello stesso periodo del 2004, il peso dei dipendenti precari under 35 non arrivava al 20%, e solo lo scorso anno era al 25,6%. L’Italia oggi è vicina alla medie europee sulla precarietà (intorno al 14% nel 2010). Ma a scapito delle donne: tra gli under 35, l’incidenza dei senza posto fisso è più elevata tra le giovani donne: 30,3%, contro il 26% della componente maschile. (Tg1)
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