Categorie: Personale

Trento, scuola cattolica paritaria non rinnova il contratto ad una docente: lei è lesbica!

A Trento i responsabili di un istituto comprensivo, di tipo religioso paritario, avrebbero licenziato una docente perché considerata lesbica. La denuncia arriva dai Comitati Trentini, che hanno sostenuto la lista l’Altra Europa con Tsipras alle elezioni europee del 25 maggio.

“Una giovane insegnante dell’Istituto Comprensivo Sacro Cuore di Trento – scrivono in una nota – si è vista negare la possibilità di avere il rinnovo del contratto di lavoro perché accusata di essere lesbica”.
“L’unica possibilità riservatale per potere continuare a insegnare nella scuola, dove ha lavorato per cinque anni, stimata e apprezzata da genitori e studenti – prosegue la nota – era rappresentata da una sua dichiarazione di ‘innocenza’ oppure dall’impegno a trovare l’aiuto adeguato per risolvere il suo ‘problema’. L’insegnante non ha accettato il ricatto e non ha fatto dichiarazioni di ammissione o smentita in relazione a ciò che riguarda solo ed esclusivamente la sua privacy, palesemente violata”.
Una versione diversa quella dell’istituto scolastico cattolico interessato, i cui vertici parlano di ragioni economiche per il mancato rinnovo del contratto.

Le ragioni della scuola trentina non hanno convinto Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, e Giovanna Capelli, responsabile Scuola di Rifondazione Comunista,

che in una nota congiunta parlano di “gravissimo episodio di omofobia a Trento”

“La Costituzione – prosegue la nota di Rifondazione – è stata ferita in più punti: il diritto a scegliere e praticare il proprio orientamento sessuale, la libertà di dichiararlo dove e come si ritiene più opportuno nel contesto del vivere quotidiano, il diritto al lavoro che è fondativo della nostra Repubblica. Ma il nodo dirimente è che questa violazione plurima avviene da parte di un’istituzione, una scuola confessionale che una legge scellerata (quella sulla parità scolastica, la 62 del 2000 proposta da Luigi Berlinguer, che Rifondazione ha osteggiato sia nelle aule parlamentari che nei territori) considera interna al sistema scolastico nazionale e a cui affluiscono corposi fondi pubblici”.
“La reazione della forze democratiche locali a questa ingiustizia – conclude la nota del partito – ci fa ben sperare e anche il contesto nazionale ormai molto sensibile al tema della laicità nella scuola e alla lotta contro il finanziamento delle scuole private (come ha dimostrato il referendum di Bologna). Rifondazione è vicina alla docente colpita da questa discriminazione e disponibile insieme a lei non solo a raccogliere solidarietà più vasta, ma a studiare le forme più opportune per riottenere quanto dovuto”.

 

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati in difesa dei docenti…

23/11/2024

Gite scolastiche, effimere illusioni per gli studenti, prezzi sempre più alti e meno accompagnatori disponibili

Sempre meno studenti in gita scolastica rispetto al passato, colpa dell’aumento dei prezzi che ha…

23/11/2024

Cosa fare con un Dop in classe? Come promuovere capacità e talenti di ogni alunno?

In classe, un DOP può essere valorizzato con attività creative e sfidanti, come progetti interdisciplinari,…

23/11/2024

Che cosa sono le UDA? Come usare l’intelligenza artificiale generativa per costruirle?

Le UDA (Unità di Apprendimento) sono percorsi didattici integrati che collegano obiettivi, competenze e attività…

23/11/2024

Cosa vuol dire essere insegnante? Dal rapporto agli alunni quello con genitori e colleghi: come insegnare soddisfatti

Essere insegnante significa guidare gli alunni con empatia e pazienza, costruendo un rapporto di fiducia.…

23/11/2024

Parma, Capitale europea dei giovani 2027

Parma sarà la Capitale europea dei giovani per il 2027, così come ha decretato  l’European youth…

23/11/2024