Il progetto TRIS (Tecnologie di Rete e Inclusione Socio-educativa) è nato con l’intento di ideare, mettere a punto e sperimentare un modello eco-sistemico di inclusione socio-educativa per studenti impossibilitati alla normale frequenza scolastica a causa di gravi patologie invalidanti.
Il modello, centrato sul concetto di “classe ibrida inclusiva”, prevede un uso metodico e regolare delle risorse cloud per consentire la partecipazione attiva e collaborativa dell’alunno a distanza alle normali attività che si sviluppano in aula.
TRIS nasce nel triennio 2013-16, nell’ambito di un accordo quadro fra Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca (MIUR), Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Fondazione TIM.
L’attività di ricerca e sperimentazione, curata dall’Istituto Tecnologie Didattiche del CNR di Genova, ha coinvolto 7 scuole delle regioni Campania, Lazio e Sardegna.
Nei contesti sperimentali il progetto ha prodotto un significativo cambiamento nel modo di intendere l’azione didattica, nell’uso degli strumenti tecnologici che la supportano e nell’organizzazione degli spazi fisici all’interno dei quali essa si sviluppa.
L’esigenza di realizzare una classe ibrida per scopi inclusivi si è dimostrato anche un forte stimolo e veicolo di innovazione per le stesse scuole.
I docenti coinvolti nel progetto hanno innovato il loro modo di fare didattica, non solo nella classe di appartenenza degli studenti homebound, ma anche nelle altre classi.
Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…
Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…
Stefano De Martino, 35 anni, conduttore del programma di Rai1 "Affari tuoi", sta vivendo uno…
Con decreto 231 del 15 novembre 2024 sono stati stanziati 267 milioni di euro, per…
Quante volte gli studenti insieme a docenti e genitori si trovano ad affrontare il momento…
Una storia particolare quella di un docente di 32 anni che, per insegnare, si è…