Il gruppo dei Docenti Immobilizzati (11500 membri) in vista del prossimo incontro tra MIUR e OO.SS. sulle Assegnazioni Provvisorie del 18 Maggio p.v., evidenzia quanto segue.
I docenti di ruolo ante L.107/2015, a seguito dell’approvazione del CCNI per la mobilità territoriale e professionale 2016/17, hanno subito un iniquo e arbitrario trattamento: sono stati difatti fortemente penalizzati dalle molteplici garanzie e tutele riservate al personale neoassunto. Ai docenti neoimmessi in ruolo che – torniamo a ricordare – avevano accettato i criteri di un piano di assunzioni a carattere nazionale, non solo è stato concesso di produrre domanda di mobilità in deroga al vincolo triennale di permanenza, ma è stata garantita equiparazione del servizio di preruolo al ruolo.
Quest’ultima operazione ha ulteriormente azzerato i sacrifici di migliaia di docenti che, anni orsono, hanno deciso di trasferirsi a notevoli distanze da casa, completamente al buio e senza la certezza del posto fisso, lasciando affetti e subendo costi umani ed economici rilevanti per provare a ottenere la stabilizzazione.
Docenti che adesso, molto probabilmente, si vedranno scavalcare da neoimmessi in ruolo il cui servizio preruolo – magari di poche ore settimanali e svolto comodamente sotto casa – è stato equiparato al servizio di ruolo di lavoratori che negli ultimi anni hanno macinato chilometri, sostenendo costi inumani tra spese di affitto e di viaggio, senza mai lamentarsi.
L’ingiustizia e la disparità di trattamento di cui sono stati vittime i vecchi docenti di ruolo – costretti a subire retroattivamente pure gli ambiti, i posti di potenziamento, la chiamata diretta, gli errori dell’algoritmo e le conciliazioni riservate ai soli neoassunti – sono fin troppo evidenti. Vedersi cambiare le regole del gioco in corso d’opera, con l’annientamento dei progetti esistenziali maturati dopo anni di rinunce, è lesivo della dignità professionale di lavoratori che hanno contribuito al funzionamento della scuola pubblica, rispettando appieno il vincolo triennale, senza assentarsi o trovare pretesti per non prendere servizio nelle proprie sedi di lavoro, distanti anche migliaia di chilometri da casa.
Alla luce di ciò, in vista del prossimo incontro tra OO.SS. e MIUR per la contrattazione relativa alle Assegnazioni provvisorie, il gruppo FB dei Docenti Immobilizzati chiede che vengano ripristinate le modalità ordinarie di accesso a questo tipo di operazioni, con la reintroduzione del vincolo triennale per i docenti neoassunti (dal 2015 in poi).
Tale richiesta servirebbe a mitigare l’effetto catastrofico che i prossimi trasferimenti avranno sulle vite di molti docenti ante Legem, i quali saranno costretti ad assistere ad una saturazione senza precedenti del sistema.
Se prima il vincolo di permanenza triennale permetteva il rientro progressivo e graduale dei docenti nelle sede di residenza, adesso i già sparuti posti destinati alla mobilità verranno assegnati a pochissimi fortunati docenti, lasciando tristemente al palo tutti gli altri che sono in attesa da anni di rientrare. La ridicola aliquota del 30% da assegnare ai trasferimenti, poi, farà il resto.
Chiaramente, il ripristino del vincolo triennale consentirebbe a quei docenti che aspettano da anni fuori provincia di poter ritornare dai propri cari, anche se provvisoriamente, e sarebbe comunque una misura utile a dare un po’ di speranza a chi si è visto calpestare pesantemente i propri diritti acquisiti.
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