Succede a Cecina, ma forse non solo, dove le mamme hanno vibratamente protestato per i troppi giorni di chiusura delle scuole, tra maltempo, elezioni politiche, scioperi e altro. «Non c’è pace in quest’anno scolastico – dice la madre di un alunno delle scuole elementari Collodi di Marina di Cecina – E noi genitori siamo messi in difficoltà: non tutti hanno la disponibilità dei nonni e chi non ce l’ha è costretto a chiamare una baby-sitter per andare al lavoro, spendendo altri soldi».
E anche i docenti si associano perché non riescono a portare in fondo i programmi viste le continua interruzioni delle lezioni.
In pratica, riporta Il Tirreno, ci sono stati, dall’inizio dell’anno, sette scioperi, proclamati da varie sigle, a cui si uniscono tre allerte meteo, da settembre a ieri, e la chiusura di due giorni durante le consultazioni elettorali.
«Ce ne sempre una e per le famiglie diventa difficile – conclude la mamma facendosi portavoce di molte altre – Capiamo le esigenze di tutti, ma anche le nostre e quelle dei nostri figli devono considerate, su tutte il diritto allo studio dei ragazzi».
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