Secondo una indagine sulla povertà educativa in Italia, realizzata da Fondazione “L’Albero della Vita” (Fadv), con la supervisione scientifica dell’Università degli studi di Palermo, che integra i dati dell’ultimo report presentato a maggio dalla Fondazione, “Nella fascia da 0 a 2 anni la maggior parte dei bambini (53%) non è iscritta al nido. Per quanto riguarda la scuola primaria, il 4% dei piccoli non va a scuola, percentuale che sale al 14% per la scuola secondaria di primo grado fino ad arrivare a un preoccupante 41% di minori che non frequentano la scuola secondaria di secondo grado”.
Secondo la ricerca, a cui hanno partecipato i 454 beneficiari del Programma nazionale di contrasto alla povertà “Varcare la Soglia”, per “più dell’80% dei bambini intervistati la scuola aiuta a scoprire i propri interessi, capire il mondo e progettare il futuro. Il valore scende al 66% relativamente all’aiuto nella comprensione di sé e rispetto a quanto la scuola contribuisca alla costruzione della fiducia in sé stessi per cui ha risposto sì il 74%”.
E ancora, si legge su agensir.it/quotidiano: “Solo il 21% dei bambini fa passeggiate all’aria aperta (rispetto al 41% pre-Covid) e sempre solo il 21% pratica uno sport (-8% rispetto al pre-Covid). Anche il gioco con parenti e amici ha subìto una variazione del -9%”, mentre resta stabile il dato su coloro che trascorrono il tempo libero con i videogiochi e leggermente in aumento coloro che lo impiegano sui social (+4%).
Diminuiscono i minori che guardano la tv: -7% rispetto al periodo pre-Covid.
Un dato abbastanza preoccupante riguarda invece il tempo libero dei bambini, soprattutto nei quartieri periferici. Costoro sarebbero spettatori dei problemi degli adulti o starebbero in strada a giocare senza il controllo di un adulto di riferimento, con il rischio di venire in contatto con la micro-criminalità.
E ancora: a leggere è solo il 17% del campione, a disegnare il 28%, mentre il 60% non ha mai letto un libro. Il 46% dei rispondenti non è mai stato al cinema nell’ultimo anno e il 36% una sola volta; il 77% non ha mai visitato una mostra e il 94% non è mai stata a un concerto”.
Infine, “il 71% dei bambini ha affermato di non poter andare in vacanza neanche una volta durante l’anno per problemi economici”.
Dall’indagine di Fadv si nota come al peggiorare delle condizioni di povertà peggiorano anche le capacità emotive e relazionali del bambino.
“Se a non saper esprimere felicità sono il 38% dei bambini, la percentuale scende al 13% quando si tratta più in generale di saper comunicare le proprie emozioni e al 15% di saper chiedere aiuto. Anche divertirsi in compagnia ed esprimere liberamente il proprio entusiasmo non è cosa semplice: solo il 59% dichiara di saperlo fare”.
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