Categorie: Politica scolastica

Troppi docenti trasferiti al Nord? Rassegnatevi, così va la scuola italiana

I trasferimenti dei docenti sono nella normalità, mentre la straordinarietà è negli investimenti che questo Governo sta realizzando nella scuola.

Sono orientate al deciso ottimismo le dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi, in un’intervista a Tv2000, a proposito dei problemi che arriveranno con l’avvio del nuovo anno scolastico, in particolare sul fronte della mobilità e delle cattedre scoperte, anche a seguito dell’alto numero di candidati respinti al concorso docenti 2016.

“A tutti i ragazzi e le famiglie mi sento di dire che le lezioni partiranno regolarmente”, ha spiegato Toccafondi, cercando così di tranquillizzare addetti ai lavori, studenti e famiglie messe sul chi va là dalle notizie allarmanti degli ultimi giorni sul possibile quanto inatteso boom di supplentite, proprio nell’anno successivo all’approvazione della Buona Scuola.

Riferendosi anche alla Legge 107/2015, il sottosegretario ha detto che “per questo governo, la scuola è importante e dopo decenni di tagli ha investito, stanziato 3 miliardi di euro e assunto a tempo indeterminato quasi 170mila docenti. Certo non tutti sono contenti della destinazione ma non è possibile spostare i ragazzi dove ci sono più insegnanti. Mi dispiace se tanti italiani si dovranno spostare soprattutto dal Sud al Nord ma questa è la scuola italiana. E’ importante però ribadire che il governo sta investendo nella scuola”.

“Vogliamo una scuola – ha concluso il sottosegretario – più a contatto con il mondo reale. E l’alternanza scuola-lavoro ne è un esempio. Finalmente torna il saper fare senza andare a discapito del sapere e ritorna la competenza non a discapito della conoscenza. E’ una scuola che studia sui libri, prova a fare laboratorio ma anche a dialogare con la realtà. Questa è la scuola che vogliamo per i nostri ragazzi”.

Alle critiche, dunque, Toccafondi risponde con i macro numeri e temi generali. Senza entrare nel dettaglio. Come se le assunzioni, affidate ad un algoritmo e non al consenso del docente (cosa ben diversa), potessero di colpo migliorare le sorti degli istituti. Oppure se l’incremento delle ore di stage, possano garantire l’apertura mentale degli studenti e le loro opportunità di lavoro. Ci sarebbe piaciuto, francamente, assistere a risposte più circostanziate e meno generiche. O forse chiediamo troppo?

 

{loadposition eb-sussidi-strumenti}

 

 

{loadposition facebook}

Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Dl sport e scuola, D’Aprile (Uil Scuola): “973 unità ATA saranno rimosse senza possibilità di sostituzione”

Il segretario generale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D'Aprile, ha espresso preoccupazione riguardo al decreto…

18/07/2024

Assegnazioni provvisorie, titolare su materia e specializzata sul sostegno, quale classe di concorso ha precedenza?

Con la nota ministeriale del 4 luglio 2024 il Ministro dell’Istruzione e del Merito ha…

18/07/2024

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli:…

18/07/2024

Scuole paritarie, dal PNRR 45 milioni per progetti contro la dispersione scolastica, la nota del MIM

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato oggi un avviso rivolto alle scuole secondarie…

18/07/2024

Assunzioni in ruolo, supplenze e vincoli nella mobilità annuale per i neoassunti: facciamo il punto – DIRETTA ore 16,00

Il nuovo anno scolastico è alle porte e alcune operazioni, come ad esempio le domande…

18/07/2024

Come educare i nostri figli ad essere autosufficienti e indipendenti

In Italia la situazione sotto questo punto di vista evidenzia come si è ancora indietro…

18/07/2024