Un anno di indagini dei carabinieri di Venafro (Isernia) per dare un’identità ai responsabili di 100 furti nelle scuole del Molise, Campania, Lazio e Puglia, e il loro nome è ormai noto.
Ma è stato pure reso noto in Procura, durante una conferenza stampa, che uno di costoro era già in carcere a Isernia per il recente tentato furto al Municipio di Sessano del Molise (Isernia), l’altro che ha 25 anni è stato ritracciato a Napoli e rinchiuso nel carcere di Poggioreale.
Obiettivo principale delle loro incursioni erano i laboratori di informatica, dove facevano incetta di pc portatili, tablet e notebook. Oltre 350mila euro il valore complessivo dei furti, in cui rientra anche un drone (in dotazione a una scuola) e il denaro portato via dalle macchinette che erogano vivande. Raggiungevano – secondo una ricostruzione fornita dagli investigatori – gli edifici scolastici con auto prese a noleggio e poi, a lavoro concluso, chiamavano le mogli per dire che era andato tutto bene. Le indagini erano iniziate nella primavera del 2018 in seguito ai furti denunciati dai dirigenti scolastici di Isernia e Venafro.
Moltissimi gli elementi raccolti e studiati tra intercettazioni, telefoniche e ambientali, e filmati provenienti da sistemi di videosorveglianza.
La serie interrotta di furti nelle scuole aveva generato preoccupazione tra genitori e studenti.
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