A Bologna un caso strano ha attirato l’attenzione del Corriere della Sera, che racconta la storia di un papà di 34 anni, di origini marocchine e in Italia da quando aveva 4 anni.
Ebbene il già cittadino italiano, come la moglie di 32 anni, appena ha visto che nella scuola materna, dove voleva iscrivere il figlio, i bambini erano quasi tutti stranieri, ha deciso subito di ritiralo: «C’è un grave problema di integrazione – ha detto al Corriere – non voglio passare per razzista dato che sono marocchina, ma il Comune deve sapere che non si fa integrazione mettendo nelle classi più di venti bambini stranieri».
La classe sembra avesse un solo bimbo italiano: «Le maestre facevano fatica a pronunciare i nomi dei bimbi», racconta l’uomo, che ha poi chiamato all’ufficio scuola per protestare, ma gli è stato risposto che in realtà i bimbi italiani erano otto. «Tutti come il mio, cioè con cittadinanza italiana ma figli di immigrati, e molti di loro non parlano ancora l’italiano».
Ora però dovrà cercare una scuola privata e siccome queste sono quasi tutte cattoliche e loro sono musulmani, la domanda di integrazione sembra un’impresa ancora più impossibile.
«Non voglio passare per razzista perché sarebbe folle viste le mie origini, ma qualcuno deve rendersi conto del problema in Comune».
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