I collaboratori dei Ds, tramite l’associazione ANCODIS (Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici), non ci stanno e scrivono al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, per sollecitare il Miur a intervenire sui mancati pagamenti mancanti.
I docenti in questione, prima di tutto, ricordano il fatto che l’eccessivo carico non sia nemmeno remunerato a dovere, come sancisce la Legge 135/2012 (nota come Spending review).
“Siamo ancora impegnati nelle procedure per la candidatura ai PON in scadenza nella prima decade di luglio, nella organizzazione dei progetti estivi ed in quelli di recupero, nella consegna di tutta la documentazione didattica e relativa archiviazione, nella gestione della consegna dei documenti di valutazione, nella gestione dell’I.S. in assenza del DS in quanto impegnato in esami di stato, ecc…”, si legge sulla lettera inviata dai presidenti ANCODIS.
“Per tutto questo lavoro e per quanto svolto nel corso dell’anno scolastico, i collaboratori hanno un riconoscimento economico forfettario previsto nel Fondo di Istituto (CCNL art. 6), pagato – di norma – nel mese di luglio/agosto. Nel resoconto Anp della seconda riunione al MIUR sulla semplificazione amministrativa del 19/6/2017 leggiamo ‘A conclusione dell’incontro del mattino, l’Amministrazione ha comunicato che saranno a breve rese disponibili le risorse economiche relative al MOF 2016-2017 nonché quelle relative all’anticipo (di circa l’80% anche per quest’anno) del “bonus” premiale di cui alla legge 107’”.
Ma ancora le scuole non hanno ancora avuto caricati sui POS i finanziamenti per l’A.S. 2016/2017 al fine di procedere agli accreditamenti attraverso il cedolino unico.
Il problema, nasce dal fatto che il ritardo dell’erogazione del MOF è dovuto alla decisione del MEF di richiedere la formale sottoscrizione di un CCNI, previa emanazione dell’atto di costituzione del fondo, con la necessità di seguire tutta la procedura prevista dal d.lgs. 165/2001.
“E’ una condizione assolutamente inaccettabile, continua l’associazione collaboratori dei presidi, un altro accanimento CONTRO LA SCUOLA e CONTRO I DOCENTI, tenuto conto che si tratta di attività svolte nel corso dell’anno scolastico ed il riconoscimento economico – seppur esiguo e non corrispondente all’intensità ed al carico di lavoro – non può non essere regolarmente accreditato. Per questa ragione, ANCODIS manifesta il totale sconcerto e disappunto per questa condizione di incertezza ritenendo assolutamente inaccettabile un rinvio senza tempi certi e non giustificabili da motivazioni di natura finanziaria”.
L’associazione chiede un accordo fra Miur e Mef, per risolvere la questione, auspicando anche l’intervento dei sindacati “alla ricerca di una soluzione che dia certezza nei tempi ai Collaboratori nell’assegnazione di quanto loro spettante e riconosciuto in sede di contrattazione di istituto”.
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