Nelle scuole italiane ci sarebbe un allarme decibel che ha molti più colpevoli. Fattori indoor come il gesso che stride su lavagne ‘d’antan’ o le sedie e banchi che strisciano sul pavimento, e soprattutto interferenze outdoor: circa il 12% degli istituti è vicino a un aeroporto, il 9% a un’autostrada e l’8% dista appena 1 chilometro da una zona ad alto inquinamento acustico.
Risultato: un rumore che spesso supera i 70 decibel e che rischia di ‘disturbare’ la pagella.
Adnkronos-Salute riporta gli studi recenti secondo cui “un eccesso di rumore può impattare negativamente sul rendimento degli allievi, facendo diminuire le capacità mnemoniche, di comprensione dei testi e delle lezioni”.
In occasione della Giornata internazionale degli studenti che si celebra il 17 novembre, gli esperti lanciano l’Sos sul legame tra l’eccesso di decibel e la riduzione delle capacità di apprendimento, spiegando come dietro un voto basso in condotta o l’etichetta di ‘alunno disattento e poco diligente’ possa a volte nascondersi una ridotta sensibilità uditiva non individuata.
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Le stime indicano che il 12% dei ragazzi tra 6 e 18 anni, e il 17% tra i 12 e i 19, presentano un danno uditivo da rumore. Ecco perché “nelle scuole italiane è importante abbassare i decibel: il rendimento e il rumore sono da sempre acerrimi nemici”.
La continua esposizione ai rumori – ammoniscono gli esperti – può indurre il rilascio di cortisolo, e un eccesso di questo ormone compromette la funzione nella corteccia prefrontale, impattando negativamente sul ragionamento, sul controllo degli impulsi e sulla capacità di pianificazione. La corteccia prefrontale, poi, ha anche un ruolo nelle capacità mnemoniche a breve termine. Inoltre, lo stress che deriva da un continuo rumore di sottofondo può far diminuire i livelli di dopamina, influenzando in maniera negativa l’apprendimento e la memoria.
Secondo gli specialisti, per ridurre il rumore scolastico possono essere sufficienti alcuni semplici accorgimenti: incentivare l’uso delle lavagne elettroniche, e posizionare feltrini sotto sedie e banchi. La strategia più efficace per proteggere l’udito degli studenti, e metterli nelle migliori condizioni di imparare, è tuttavia l’insonorizzazione delle aule scolastiche.