Si risolve positivamente il caso del bambino autistico di Lanciano (Chieti) a cui era stata rifiutata l’iscrizione alla prima classe della scuola secondaria di primo grado.
Ieri in Comune si è svolto il preannunciato vertice promosso dal sindaco di Lanciano, l’assessore comunale all’istruzione e la docente di supporto dell’Ufficio Scolastico provinciale di Chieti. Una riunione che è servita a ricostruire e a fare chiarezza su tutta la vicenda “caratterizzata – come ha spiegato il sindaco conversando con i giornalisti a margine dell’incontro – da una serie di incomprensioni fra le parti ma anche da un difetto di comunicazione on line fatta dalla mamma, alla quale, nella più piccola scuola don Milani era stata già accettata la richiesta verbale. Poi è scattata anche la parte emotiva e la vicenda ha fatto rumore” . Ora il bambino potrà iniziare regolarmente il suo percorso scolastico perché da oggi è stato iscritto alla prima classe della Scuola media D’Annunzio.
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Il sindaco ha spiegato che “il caso è partito da un difetto di iscrizione online fatta dalla mamma, alla quale, nella più piccola scuola media don Milani, è stata accettata la richiesta verbale. Il preside le ha poi suggerito di verificare se c’erano anche altre possibilità nelle scuole medie più grandi”.
Anche la ministra Fedeli si è fatta sentire: “Siamo intervenuti subito. Una scuola non può dire `no, tu non entri´ ma valutare come farlo entrare e con quali condizioni”. La questione, ha ribadito la ministra, riguarda “la cultura dell’inclusione e il rispetto delle differenze, che non siamo ancora in condizioni di estendere a tutti. Se non hai questi strumenti non sei in grado di vivere all’interno di una comunità che ha tante differenze. La differenza è un valore, non un ostacolo. Su questo – ha concluso – mi batterò sempre di più, serve ai nostri ragazzi per essere più forti”.
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