Alcuni candidati, riferisce il giornale, non avrebbero seguito le indicazioni inviate dal Ministero, usando duqnue le buste in maniera difforme alla regola: invece di inserire il cartellino coi dati anagrafici nella busta più piccola, che va aperta per ultima, vi avrebbero invece collocato il tema cosicchè aprendo quella grande, dove andava collocato il tema, non si è trovato l’elaborato ma i dati anagrafici.
Un errore indotto, sembra, dai vigilanti e quindi al momento dell’apertura delle buste la commissione non ha trovato gli elaborati e si è dovuta, correttamente, fermare.
Ora tutta la faccenda passa all’Ufficio scolastico regionale che dovrà decidere cosa fare, se cioè consentire alla commissione di procedere alla valutazione degli elaborati o bloccare le procedure. Considerata tuttavia la buona fede dei candidati, l’esiguo numero dei temi coinvolti e la conseguente segnalazione dell’errore, che sarebbe partita proprio dai candidati “distratti”, la scelta migliore sarebbe quella di chiudere l’incidente evitando ulteriori strascichi.
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