L’ultima uscita dell’ex Presidente Americano Donald Trump riguarderebbe la scuola: “Dovremmo abolire il Dipartimento dell’Istruzione. Agli insegnanti non deve essere concesso di insegnare transgender senza il consenso dei genitori,” riporta il sito La Repubblica.
Ma poi che significa “Insegnare transgender”? C’è qualcosa che ci sfugge. Il riferimento è a eventuali insegnanti che si trovino ad affrontare un percorso personale di transizione di genere; o alla fantomatica, non meglio identificata, teoria gender, spesso rilanciata dalle destre tanto qui da noi, quanto oltreoceano? Ciò che sembra certo è che Donald Trump usa toni e contenuti da pura propaganda, e non a caso lo fa alla conferenza dei conservatori, l’uditorio che lo vorrebbe di nuovo alla Casa Bianca.
Una dichiarazione, quella dell’ex presidente Usa, che avrebbe del ridicolo se la tematica non fosse tanto delicata. In Italia fa ancora male il ricordo della drammatica vicenda della professoressa Cloe Bianco, condotta al suicidio dal pregiudizio, dalla superficialità, dalla negazione di un bisogno fondamentale della persona: quello di essere autentica.
“Da oggi chiamatemi Cloe” aveva dichiarato la professoressa ai suoi studenti, una mattina del 2015. Ma il coming out le era costato il demansionamento (fu considerata non idonea all’insegnamento, e spostata in segreteria), poi l’allontanamento, quindi la totale solitudine, con cui convisse fino alla morte.