
Si parla ormai del “più grande e influente raduno di conservatori al mondo”, quello organizzato dal the Donald a Washington, giovedì prossimo per una convention di tre giorni.
Invitati i rappresentanti più influenti della destra americana e non solo, riuniti nel CPAC, (Conservative Political Action Conference), per celebrare la vittoria di Donald Trump, la nuova era Maga, e culminerà sabato con il discorso del presidente.
L’internazionale “Comunista”, quella che tutte le sinistre del mondo celebravano, a cominciare dal Congresso voluto da Lenin a Mosca nel marzo 1919 con lo scopo di favorire la formazione di partiti comunisti in tutto il mondo e diffondere la rivoluzione a livello internazionale, cede il passo alle internazionali della destra, confermando per certi versi quando diceva Terracini, che la destra in qualche modo cerca sempre di imitare le intuizioni e le propositive politiche che la sinistra indica. Tanto che, come ha dichiarato la leader tedesca di AfD, perfino Hitler era un comunista: “Definire Hitler di destra è stato un grande errore: era un comunista; nazionalizzò le imprese”, mentre i negazionisti dell’Olocausto applaudono.
In ogni caso, se nel congresso della internazionale comunista dell’anno successivo, 1920, intervennero a Mosca delegazioni provenienti da 37 nazioni, per tracciare la via verso la rivoluzione mondiale, a Washington si riunisce invece il “più grande e influente incontro dei conservatori del mondo” e riunendosi, dichiarano, che si metteranno al lavoro” per una destra mondiale, mentre celebreranno la vittoria elettorale del Tycoon di novembre.
Ad aprire i festeggiamenti il vicepresidente JD Vance, per discutere del primo mese della nuova amministrazione Trump, segnato da una miriade di decreti e misure talvolta scioccanti, ma ben azzeccati, “dal rafforzamento delle restrizioni all’immigrazione, dalla fine dei programmi volti a promuovere l’inclusività nell’amministrazione, alle misure contro la presenza di atlete transgender nelle competizioni universitarie femminili”.
Anche qui, bisogna capire cosa intendano i due per mondo libero e se dunque finora questa libertà, almeno nelle democrazie occidentali, non c’è stata e ora la “imporranno” loro a colpi di motosega, mancando altri strumenti, se intendiamo bene le loro parole.
Un conservatore molto vicino a Trump ha infatti dichiarato: “Nella mia vita, che rappresenta mezzo secolo, noi conservatori non siamo mai stati così entusiasti del futuro”. Questo slancio conservatore è “irresistibile. Questo sarà un grande secolo”.
Per sabato sarebbe attesa la nostra presidente del consiglio, Giorgia Meloni che occuperebbe, nella scaletta, uno spot di 15 minuti.
Presente anche una delegazione della Lega, nella delegazione dei “Patriots for Europe”, che dichiarano: “Dopo la vittoria di Donald Trump, il mondo sta cambiando profondamente: noi siamo stati al suo fianco fin dal primo giorno, anche quando tutti i commentatori lodavano per finito, e oggi i Patriots sono i suoi alleati naturali in Europa, per la difesa dei confini e contro l’islamizzazione del Continente, il contrasto alle ideologie green, la battaglia contro il woke e il politicamente corretto. Dopo il successo clamoroso di Make America Great Again, ora stiamo ponendo le basi per il Make Europe Great Again. È ora di far tornare grande l’Europa”.