“Due ragazze del liceo Alfano I di Salerno sono state aggredite da alcuni esponenti della giovanile del cosiddetto partito neo-fascista Forza Nuova, Lotta Studentesca, accompagnati dal coordinatore provinciale, originario di Montoro, di circa 35 anni. In particolare una ragazza dopo aver ricevuto diversi insulti sessisti quali “tu sei donna non puoi parlare”, “stai zitta vai a casa a lavare i piatti” ha reagito e si è vista aggredita da persone ben più grandi di lei che le hanno sferrato colpi sulla faccia più volte”. Lo scrive su facebook l’Unione degli Studenti Salerno.
Sembra che il fatto sia accaduto fuori dal liceo, a lezioni terminate: gli insegnanti non si sarebbero resi conto dell’accaduto perché in quel momento partecipavano ad una riunione sindacale.
Lunedì 17 dicembre, però, i docenti vorrebbero chiedere la possibilità di una pattuglia all’esterno della scuola e il divieto di volantinaggio.
Secondo quanto riferito da un’insegnante, le studentesse si sono dette “spaventatissime da quanto accaduto”, ma “non avrebbero sporto denuncia”.
Intanto, l’Unione degli Studenti di Salerno ha organizzato per “lunedì alle ore 8.30 un presidio davanti il Liceo Alfano, per urlare il nostro antifascismo e la nostra netta opposizione a questo clima di odio e violenza e in solidarietà alle nostre compagne”.
Sull’episodio è intervenuto Vincenzo Napoli, sindaco di Salerno: “Sono stato informato – dice il primo cittadino campano – di un episodio allarmante che si sarebbe verificato stamattina, all’esterno di un istituto scolastico, che ha coinvolto due studentesse salernitane aggredite da un gruppo di neofascisti alla fine delle lezioni. Ne sarebbe nato un alterco verbale degenerato in una aggressione fisica nei confronti delle due ragazze”.
“Se così fosse, sarebbe gravissimo. Manifestare le proprie idee, politiche e non solo, non può generare simili violenze. Siamo in contatto con il dirigente scolastico dell’Istituto per avere notizie dettagliate e, soprattutto, per valutare azioni concrete per evitare che episodi del genere possano ripetersi”.
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